“Passammo al tempio poi di Pudicizia,
ch’accende in cor gentil oneste voglie,
non di gente plebeia ma di patrizia… …
Felice sasso che ‘l bel viso serra!
ché, poi ch’avrà ripreso il suo bel velo,
se fu beato chi la vide in terra,
or che fia dunque a rivederla in cielo?”
Con il Cristo velato e il Disinganno, la Pudicizia forma la terna d’eccellenza artistica della Cappella Sansevero. La scultura fu realizzata nel 1752 dal veneto Antonio Corradini e raffigura una giovane donna la cui nuda bellezza classica emerge evidente dal velo marmoreo trasparente che la ricopre. Il velo, scolpito con mirabile maestria, sembra aderire al corpo della figura come se fosse bagnato, inumidito dal vapore prodotto dal bruciaprofumi.
Un’opera d’arte eccezionale!
Contributo di
, 16 dicembre 2021 20:02.
Conoscevo il “velato” opera unica nel suo genere, ma la “pudicizia” no ! Devo dire… “alla faccia della pudicizia”, questa splendida scultura è il massimo dell’erotismo.
Non conoscevo quest’opera, Francesca, e ne sono rimasto incantato. Concordo con Franco che sia il massimo dierotismo, mi congratulo con Francesca e le dò il solito “abbraccio stritoloso”.