LA PRIMA VOLTA
Ricordo la prima volta che ti ho visto: eravamo nelle feste di Natale e i miei genitori
avevano deciso di passarle nelle nuova casa di Spotorno che da poco avevano comperata.
La vigilia papà mi portò sulla passeggiata che nei giorni di festa era sempre affollata di persone.
In quel viavai rimasi colpita dal fatto che nonostante non fosse assolutamente freddo le signore
erano tutte impellicciate, mentre io avevo un golfino di lana sulle spalle, la gonna di jeans
e le solite scarpette di gomma di sempre.
Fu allora che ti vidi.
Ti conoscevo già ma non ti avevo mai visto cosi da vicino.
Mi avevano molto parlato di te: ti avevano descritto molto grande,
calmo, minaccioso, calmo e pericoloso allo stesso tempo,
imprevedibilmente capriccioso, capace di esplodere senza riguardi per nessuno.
Mi dissero che esigevi di essere rispettato e temuto, dicevano pure che tutti ti amavano
e che tu non eri amico di nessuno.
L’averti visto cosi da vicino mi mise un’enorme soggezione:
ero ancora una bambina e tu eri così grande!.
Mi accontentai di guardarti, ma mi ripromisi che un giorno ti avrei affrontato.
E il giorno venne.
Era d’agosto.
Avevo compiuti sedici anni proprio in quei giorni terribilmente caldi.
Tu eri li, calmo ed imbronciato, come sempre; io ero sola.
Mi sono avvicinata a te e tu per un attimo ti sei ritirato come se fosti stato colto
da un improvviso imbarazzo, ma ecco, tutto ad un tratto, silenziosamente, mi accarezzi i piedi.
Sento un brivido improvviso salirmi fino alla nuca.
Ti guardo e ti sfido.
Continui.
Mi accarezzi le gambe e piano, piano sali, mi accarezzi le cosce, mi cingi i fianchi:
sono sensazioni nuove e meravigliose. Lascio che arrivi al ventre.
Sono terrorizzata, vorrei urlare, fuggire via, ma quello che provo è bellissimo
ed è la prima volta che ho sensazioni simili.
E piano, piano, con un crescendo di brividi che confondo con la riluttanza lascio
che mi accarezzi il seno, le spalle: Oddio sono tutta bagnata,
mi sembra che tutti guardino me, ho la testa confusa, non so più cosa fare!
Ho paura! E’ la prima volta per me, ho troppa paura!
Vorrei scappare via , correre, ma sono come impietrita, terrorizzata.
Mi manca il respiro, tremo tutta e per non vederti mi copro gli occhi con le mani.
Singhiozzo e piango, disperatamente.
Ora basta!
E’ meglio che torni indietro perché qui non si tocca più e io non sono ancora capace di nuotare.
Questa volta la sfida l’hai vinta tu ………MARE!!!
Contributo di
, 20 novembre 2009 15:45.