Dicevano, a Padova, “anch’io”
gli amici “l’ho conosciuto”.
E c’era il romorio d’un’acqua sporca
prossima, e d’una sporca fabbrica:
stupende nel silenzio.
Perché era notte. “Anch’io
l’ho conosciuto”.
Vitalmente ho pensato
a te che ora
non sei né soggetto né oggetto
né lingua usuale né gergo
né quiete né movimento
neppure il né che negava
e che per quanto s’affondino
gli occhi miei dentro la sua cruna
mai ti nega abbastanza
E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,
più mi sei simile, più m’avvicini.
— Andrea Zanzotto
(Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011)
per chi ne volesse sapere di più, vada in wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Zanzotto
e
http://poesia.blog.rainews24.it/2011/10/18/e-morto-il-poeta-andrea-zanzotto/
Contributo di
, 19 ottobre 2011 14:19.
Oltre la sua poesia, una frase di una intervista mi ha colpito ; In questo progresso scorsoio, non so se vengo ingoiato o se ingoio”. Lasciate vivere liberamene la poesia ogni volta che una scintilla la genera.
Andrea Zanzotto grande poeta ci ha lasciato, ma noi possiamo ritrovarlo nei suoi stupendi e profondi versi. . Andrea Zanzotto , Uomo contemporaneo , si è distinto nell’ultima sua intervista concessa al quotidiano La Stampa , pubblicata lo scorso 10 ottobre, giorno del suo novantesimo compleanno, con le parole che trascrivo : “” QUESTA MODERNITA’ CANNIBALE MI OSSESSIONA. LA STOLTEZZA CHE CIRCOLA SI PALPA. C ‘ E’ QUALCOSA DI AZZARDATO E FRIABILE IN QUESTO NOSTRO PRESENTE CHE SENTO DI NON POTER CONTROLLARE. “”
E poi ancora : “” La PADANIA NON ESISTE, IL POPOLO PADANO NEPPURE. QUESTA E’ UNA STORIA PIU’ CHE VENTENNALE DI EQUIVOCI E SPETTRI. E SONO CONVINTO CHE PIANO PIANO QUESTO FANTASMA SPARIRA’””
E’ vero lomo e, morto,ma ci ha lasciato le sue opere che vivono per sempre
Anche io ponso a te
che non sei più nè soggetto nè oggetto…
sei ricordo
sei suono
sei fruscio
sei luce
sei poesia.