la mia casa, i miei giochi?
Perchè prendiamo
le nostre cose così in fretta?
E perchè ci mettiamo in fila
per andare a prendere il treno?
Vi stringo la mano e cammino
insieme a mille gambe che
accelerano il passo
senza sapere dov’è che si parte .
Ed ora sul treno
guardo la strada allontanarsi
e come fumo sparire
sotto il rumore delle rotaie ,
che ingoiano la mia casa e la città
Guardo e guardo
e io non capisco.
Stiamo stretti in questo vagone
sento il tuo petto
battere come un tamburo
ma dimmi mamma , dove andiamo?
Non mi rispondi
perchè nemmeno tu sai
dove il treno si fermerà
o perchè il silenzio è una bugia
che ora male non fa .
Poi un fischio e uno stridio
e dentro campo
già rimbomba come un tuono
il grido del soldato
che stacca la mia mano
dalla tua.
“Stringimi, non lasciare la mia mano ,mamma!”
Piango e urlo insieme a te
ma in fila ti allontani
e già i tuoi occhi non vedo più.
Ora gelide mani mi spoglaino
mi infilano una casacca con le righe
e una stella senza cielo,
guardo i miei capelli rasati
cadere come piume
e confondersi
tra altre chiome bionde e nere.
Niente mi consola
neanche il pianto di altri bimbi
che si guardano spauriti.
E io non capisco.
Nel buio della sera
ho paura
ho fame e sete
ma nessuno qui mi sfama,
nessuno mi disseta
nessun abbraccio
mi cinge e mi dà la buonanotte.
Ma dove siete, mamma , papà?
Chiudo gli occhi
e il sonno non arriva
così nel buio tra le stelle
vi cerco e vi sorrido.
La luna mi chiude gli occhi
e corro e danzo
in mezzo a un prato
e rivedo la mia casa
i miei giochi e i miei amici,
finchè un grido di un soldato
urla prima che si levi il sole.
Ma tutto è grigio intorno
tutto è triste e io voglio
ancora il sogno
il sogno della mia libertà.
Chiudo gli occhi ancora un po’
perchè non capisco.
Contributo di
, 26 gennaio 2022 15:45.