Nell’afa del rione
sul piccolo balcone
c’è la sdraio del nonnino
che è solo poverino,
riverso sul selciato
anch’esso assai accaldato
riposa il micio Bello
che sogna un bel ruscello.
Ma chi è rimasto in città
purtroppo ognun lo sà
nel dì di ferragosto
al caldo è sottoposto.
Chi è andato tosto al mare
sperando di nuotare,
chi è sulle balde vette
dove il fresco promette,
chi sta sulle colline
dove l’aria è più fine.
Solo il nonno è lì solo
appoggiato al bracciolo
lo han lasciato in città
purtroppo ognun lo sà
che dei vecchi acciaccati
e sempre corrucciati
nessun se ne fa niente
è un peso che annualmente
lo si lascia in città
purtroppo onun lo sà.
Contributo di
, 16 agosto 2021 16:39.
Grazie, Franco, dei tuoi versi.
Un bel componimento degno della letteratura rodariana. Anche tu, Franco, racconti una realtà sempre vivibile, una storia purtroppo attuale incarnata in un contesto eterno e perfetto. Sempre tanti complimenti.
Si purtroppo ognun lo sa
Ed è triste constatare
Tutti vanno ai monti e al mare
Ma il vecchietto resta in città
Chiuso tra quattro mura
A sopportare la calura
Bravo Franco,tutta verità,tanta solitudine, con troppo calore. Un saluto ciao
Il ciclo terreno di ogni persona: nascita, vita e morte. Ricordiamoci sempre il Comandamento: Onora il Padre e la Madre…specie nella loro eta’ avanzata… con la promessa di lunga vita per chi dimostra fattivamente vero Amore verso i propri Genitori,specie nelle necessita’ di assistenza. Questa nostra attitudine Morale, Etica e Sociale e’ Vero Volontariato e “Buonismo”. Aggiungo, un po’o tanto fuori contesto, che non esistono scuse per lo Stato/i di non avere adeguate strutture di Soggiorno con vita dignitosa e comoda per la popolazione anziana.
Bella e simpatica poesia .”Ognun lo sa” dove si fa riferimento ad una triste realtà che, inesorabilmente, riguarda tutte le persone anziane lasciate sole nella tristezza dei ricordi ed il terrore di un malanno improvviso, mentre ,purtroppo, i propri familiari, dopo un’attenta disamina nella scelta dei luoghi più idonei di villeggiatura,trovano la loro pace tra divertimenti, sagre e feste di piazza. Tutto legittimo nella loro piena consapevolezza di “Ognun lo sa”