Se ne parla. DUE CUORI NELLO STESSO PETTO.
Ho visto quest’opera, prima a Roma e poi a Parigi (Louvre) dove da sempre risiede e vi assicuro che le emozioni e le sensazioni che mi ha trasmesso ogni volta, sono state immense.
Come ho scritto nel titolo, SI APRE LA TERRA e una scultura marmorea ne emerge rivelando la statua di uno splendido Ermafrodito Dormiente dal corpo bellissimo ma ambiguo e dalle forme sinuose che sembra girarsi nel sonno per mostrare i caratteri di entrambi i sessi.
Un’immagine carica di sensualità, un lavoro di enorme raffinatezza. Chissà chi l’avrà scolpito in epoca romana.
Il bellissimo corpo attrae con l’inconsapevole atto del variare di prospettiva. Provo a spostarmi dal lato opposto ed ho un’inversione di apparenza, da femminile a maschile, e viceversa. Viene spontaneo domandarmi se la natura di quel sonno sia innocente o torbida.
Ma arriva Gian Lorenzo Bernini che tratta il marmo come fosse duttile creta e trasforma il naturale appoggio marmoreo in un materasso sul quale la figura dell’”Ermafrodito dormiente” è mollemente adagiata.
Guardo quel letto in marmo dal prorompente effetto realistico. Non sembra un vero materasso trapuntato? E’ soffice, cedevole, a stento trattengo l’istinto di allungare la mano. Un marmo “vivo” da voler toccare con la reale sensazione di sentirlo morbido sotto la mano.
Una riproduzione di un virtuosismo straordinario che, ai miei occhi, trasforma la durezza del marmo nella morbidezza del giaciglio. E non solo. L’artista aggiunge anche un cuscino sotto il capo del giovane ermafrodito e colloca il mancante piede sinistro in seducente posa sollevata.
Al di là dell’ambiguità che la scultura suggerisce, una meravigliosa eleganza abbraccia l’insieme nel quale l’idea del movimento è suggerita con intensità aumentando il corpo nudo di rara bellezza. Come di rara bellezza è la figura di questo giovane. Un’opera che mi ha prodotto un impatto emotivo forte, lasciandomi un brivido dentro.