Le mascherine sono diventate ormai un orpello abitudinario , a mio parere ci limitano molto nel rapporto con gli altri , la voce spesso attutita o deformata dal tessuto troppo aderente , il sorriso e l’atteggiamento della bocca cancellati , rimane lo sguardo !
Come dice Jim Morrison ” L’anima di una persona è nascosta nel suo sguardo , per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi “. Sinceramente non ho questo problema , ma quanti surrogano con la mimica per non basare il rapporto interpersonale solo con lo sguardo.
Gli occhi diventano così l’unico elemento di riconoscimento , l’unica modulazione della nostra espressività , questo è un limite perché perdiamo tutto ciò che è il soma , perdiamo i sorrisi e la forma del viso .
Spesso si fa fatica a riconoscerci , allora quando si presume di aver ravvisato qualcuno , ci si abbassa la mascherina …”ah sei tu !”
E’ un costante tragico carnevale di Venezia, dove bautte e mascherine servivano per creare l’atmosfera misteriosa che veniva palesata solo con gli sguardi.
Gli sguardi d’amore , di rabbia, di compassione, di odio , di felicità , ho provato a prendere visi che esprimono queste emozioni e ho tolto la parte bassa come se ci fosse una mascherina , lasciando solo gli occhi e ho l’impressione che senza il resto della propria immagine sia molto difficile arguire quello che uno prova.
Lo sguardo più o meno intenso , le sopracciglia , parentesi indispensabili , ma senza la bocca e il resto del viso è difficile cogliere nel modo completo le emozioni.
Mi viene in mente una frase da bigliettino di cioccolatino ” Un sorriso è una luce attraverso la finestra del tuo viso ,che dice alla gente che il tuo cuore è in casa ”
Ecco senza il sorriso lo sguardo è come un cielo senza stelle.
PS. quegli occhi sono di mia figlia (56 anni)
Franco
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 9 settembre 2020 at 18:58, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui