Francesca mi invita a parlare dell’America , non è cosa facile , anche perché mi verrebbe da ripetere pedestremente l’elencazione dei pro e dei contro messe in “poesia” in risposta alla bella presa di coscienza sui neri fatta da Guglielmo.
Discorso complesso per le contraddizioni che questa Nazione esprime , ma per correttezza partirei da due sunti , il primo è quello sulla enunciazione dei diritti dell’uomo scritto nel 1776 nella Dichiarazione d’Indipendenza , prima della Rivoluzione francese, quando ancora tutto il mondo era soggetto a monarchie o imperi anticostituzionali ed autoritari : tutti gli uomini sono considerati uguali con alcuni diritti inalienabili come la vita, la libertà , la ricerca della felicità e ogniqualvolta una qualsiasi forma di governo tenda a negare tali fini è diritto del popolo modificarlo o distruggerlo.
Poi il 1° emendamento dove si esplicita bene il diritto di culto , parola , stampa senza alcun vincolo.
Con queste premesse doveva nascere la più utopistica e bella nazione del mondo , ma alle rive di quelle terre approdarono non solo uomini illuminati come Beniamino Franklin e Washington , ma spregiudicati negrieri , ambiziosi delinquenti fuggiti dall’Europa e un mare di diseredati pronti a cogliere qualche fortuna che una terra completamente vergine poteva offrire. Una terra di frontiera dove per sopravvivere si dovevano indossare giorno e notte le armi, dove per conquistare le terre si dovevano uccidere i nativi che logicamente le difendevano.
Terra ricca , terra di conquista che ha creato subito classi sociali tragicamente differenti e differenziate. I ricchissimi e gli schiavi , i potentissimi e i diseredati, quelli che potevano avere tutto e i ghettizzati , gli emarginati nelle riserve e nelle povere campagne .
Ecco l’America in estrema sintesi , una Nazione nata con le premesse più belle e che ha potuto far nascere grandi poeti, scrittori, musicisti, geni e uomini illuminati come Martin Luther King e grandi presidenti come Lincoln ed Obama, ma che d’altro canto vanta una delle delinquenze più agguerrite e più potenti, dove esiste la ricchezza più smodata che per difendere il proprio potere si erge terribile , con pene di morte e disuguaglianze inaccettabili , dove nasce il razzismo peggiore , dove l’armamento diventa scopo di lucro e di vita , dove nasce un nuovo imperialismo più subdolo e spietato. Una Nazione che si porta dentro tutte le contraddizioni delle sue varie nature , una democrazia troppo giovane ? Forse . Una democrazia che dovrà ancora fare i conti con se stessa ,con ricchezze che un domani potranno anche essere meno incisive e che creeranno grossi sconvolgimenti sociali. E ‘ la Nazione che a volte amo e ammiro , la Nazione che spesso non comprendo e odio, ecco la mia America !
Franco
Contributo di francesca, 29 agosto 2020 16:22.
Grazie Franco per aver accolto il mio invito a scrivere sulla “nostra” America. So che non è un argomento semplice ma sono certa che verrà letto da molti, anche se non di facile commento. Dal canto mio posso dire che a volte mi interrogo su cosa sia diventato (o cos’era) il famoso “sogno americano”. E’ una questione continuamente discussa; ritengo che in parte abbia portato ad enfatizzare esclusivamente il benessere materiale come misura del successo e della felicità. Ma la realtà è diversa dalla fantasia e, alla fine, tutto il mondo è paese. In fondo, anche i santi hanno sognato l’America. Ma noi teniamoci in piedi questa nostra povera Italia. Ciaoo a tutti!
Sicuramente il sogno Americano nasce dalla fantasia che i media hanno costruito nella storia durante il corso degli anni , definendo “LA GRANDE AMERICA” sinonimo di liberta’, attraverso l’arricchimento della musica, del cinema, dello sport , della ricchezza e del potere economico ,facile meta di chi , in poverta’emigrava portandosi al seguito sogni di ricchezza e di rivalsa,e per sostenere da lontano la propria famiglia, senza per anni poterla mai raggiungere. Ma giustamente come ha descritto con abile analisi Franco, tutto cio’ non era mai stata realta’, nascondendo nei propri margini territoriali situazioni di estrema poverta, ghettizzazione e spietato razzismo. Ma, l’America e’anche bella ; le sue luci , le sue strade, le albe metropolitane, il suono del sax che vibra nell’aria in una delle tante mattine grigie di philadelphia , mi fanno ancora amare questa America che purtroppo ha avuto solo il torto di essere governata attraverso un sistema scellerato fatto di odio ,disonesta’ e diseguaglianza.
Signor Luigi:” eppur si muove”… e la Terra gira, pacifica “nel blu dipinto di blu”. A me hanno insegnato di evitare di far i Conti in Casa degl’Altri. Specie se teniamo in mente e si riflette sul significato della “pagliuzza e la trave”. Troppo superficile esprimere un giudizio sulla realta’ di una Nazione cosi’ diversificata,avanzata e giovane. Il giornalismo,i social media e Hollywood non sono una piattaforma sufficente per adeguate informazioni sul Polso Politico,Socioeconomico di qualsiasi Nazione. Tentativo ammirevole da parte di chiunque e nella liberta’ di Stampa, ma molto virtuale, per un’analisi obiettiva. Specie nel riguardo di una Nazione cosi’ vasta e di soli 500 anni di “vita” e che per di piu’ ha una impostazione costituzionale di ordine Federale. Cordiali saluti.Paul
Egregio Sign.Paul, il patto di alleanza che lega i vari Stati Americani, fa sempre parte di processo antropologico che nel corso degli anni, pur trasformandosi e ringiovanendosi non ha certo fatto bene al popolo Americano. Io non posso certamente entrare nel merito in modo oggettivo per illustrare le dinamiche di questi processi e quello che lei definisce superficiale, lo confonde con la sintesi. Csro sign Paul, ribadisco che la politica Americana nel contesto di un sistema che sostiene il potere, la cultura della violenza
n sistema sanitario che non da la possibilità ai meno abbienti di curarsi , ecc.ecc.non aiutano il popolo a vivere attraverso quelle forme democratiche che si basano sulla Libertà proprio quella che dovrebbe rappresentare il riferimento di base dell’ideologia Americana.
Bravo Franco. Una sintesi perfetta sull’America, terra di grandi contrasti e di grandi ambizioni. Se mai ci risolleveremo dagli attuali accidenti, dovremo sempre contare su di Lei. Grazie.