Poesie di Eldy

PENSIERI NOTTURNI….di Giulio Salvatori

Dormo poco, ho un ginocchio che fa le bizze; la struttura ossea incomincia a cedere sotto il peso della carta di identità. Ma non mi arrendo. Ho un piccolo frutteto e un orto abbastanza grandino dove raccolgo, con fatica, un po’ di tutto:stagione permettendo. Alle mie figlie, facevo notare, erano venute anche loro insieme alla mamma a cogliere le ciliegie, che se mollo io il bosco avanzerà perchè nessuno, nessuno continuerà a pulire e a coltivare.
Primo, perchè non hanno tempo, secondo, non sono capaci. Non hanno “studiato” il libro dei nonni, non sanno il periodo delle semine, concimazioni, sostegni per i pomodori e fagioli…insomma sono all’oscuro di tutto o quasi.

Cosa ne sanno delle fasi lunari e che il periodo in cui tagliare i sostegni è a luna calante, così dureranno degli anni. Magari le figlie sanno, perchè hanno sfogliato diverse pagine di quel libro senza titolo che si chiama: Esperienza. Hanno seguito da bambine il babbo e qualcosa in loro è rimasto. Hanno visto come si fanno gli innesti, le potature,le ramature, ma non avranno certamente nè il tempo nè la forza per tali lavori. Ecco che il loro sapere, non sarà sufficiente ad arrestare l’avanzare del bosco e il “salvatico” , come si dice da noi, avanzerà. Lo si vede laddove certi appezzamenti non coltivati sono ingoiati da frassini, castagni, carpìni e rovi.

I ragazzi di ieri, gli zufoli e trommette, li facevamo da noi.
L’ingegneria idraulica, l’avevamo appresa dai nonni, ogni rigagnolo rimaneva nel suo “letto” e non faceva danni in caso di abbondanti pioggie. C’è solo una misera speranza, che la città diventi invivibile e le giovani coppie, si spostino verso le colline verso la natura. I bambini avranno la fortuna di sentire suoni e orchestre composte da uccelli e, capiranno quello che scriveva il famoso scrittore Enrico Pea.
“La gente dei monti sa far di tutto, è marinara e contadina…piega i marmi e aggioga i buoi, …canta in rima e si commuove…”

Ecco quello che vorrei, che i giovani passassero con facilità, dalla penna alla zappa e al piccone. Che sapessero usare la falce e tirare il rastrello…e sentire il sudore che ti cola nella schiena e negli occhi, insomma: una sana palestra. Poi, poi, anche il computer e il cellulare.
Se lo faccio io, perchè non loro che hanno più forza? Sento già le varie voci: ” Ma questo vuol dire regredire, è ritornare indietro di anni ecc. ecc. Siete sicuri di quello che dite? Preferite i vostri ragazzi con i pendenti alle orecchie, con tatuaggi da tutte le parti, capelli lunghi
sulle spalle o code di “cavallo”? Con tutto il rispetto per questo nobile animale. Vi piacciono di più con quelle torture fissate alle sopracciglia o con anelli al naso? Non voglio fare di  ogni erba un fascio, ci sono tantissimi bravi ragazzi, ma i calli nelle mani, lo dico con convinzione, sono una buona palestra di vita.

Scusatemi Amici mi sono sfogato un po’. Ho fatto tutto questo preambolo, per dirvi che non capisco cosa succede nella valle di Eldy.
Forse un po’ di questa palestra di vita sopra descritta, farebbe bene a tanti . Mi vengono i brividi leggere tanta pochezza, tanta sciocchezza, tanta stupidità da parte di persone che , per fortuna, non conosco.

Da qualche parte dovreste trovare il mio racconto :IL TRENO DI ELDY, col quale vinsi il primo premio. Magari un giorno Francesca lo potrà ri-pubblicare perchè l’ho scritto  con lo spirito dell’unire e non dividere, teste di rapa. Loro mi assegnarono il primo premio, capito? Loro, si pavoneggiavano , perchè, quel treno immaginario, toccava tutte le città d’Italia : Il Treno di Eldy, non quello del toscano. …

Giulio Salvatori detto : Il Maledetto Toscano.

Contributo di francesca, 27 maggio 2020 15:06.

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