UNA MARTIRE ITALIANA….
di Franco Muzzioli
Irma Bandiera , un cognome che ricorda eroi risorgimentali più noti , ma se non si è di Bologna è necessario approfondire la sua biografia . Chi era Irma Bandiera ? Partigiana italiana , medaglia d’oro al valor militare , così recita Wikipedia nelle prime righe. Nasce nel 1915 da famiglia bolognese benestante e scorrendo la pagina pian piano vien voglia di leggerne e di scriverne di più.
La giornata era afosa quel 7 agosto del 1944 , avevano portato delle armi alla formazione GAP di Castel Maggiore. Anche lei era della leggendaria brigata Garibaldi che combatteva nella “bassa” e chi ne faceva parte sapeva che la cattura sarebbe equivalsa alla morte . Era una staffetta partigiana incaricata a portare armi e dispacci . Nel ritorno “Mimma” , questo era il suo nome di battaglia , volle fermarsi dagli zii a Funo di Argelato.
Due giorni prima i partigiani avevano ucciso in un agguato un ufficiale tedesco e un comandante delle brigate nere ed era scattata la rappresaglia . Il territorio era battuto dai nazifascisti che dovevano a tutti costi trovare i colpevoli .
Arrestarono Irma in quel luogo , mentre si riposava dalla dura giornata , non fece resistenza per non coinvolgere i parenti . La portarono subito alle scuole di San Giorgio dove normalmente imprigionavano i partigiani catturati , poi fu subito trasferita a Bologna per essere interrogata. La voce circolò immediatamente e si pensò di smantellare i “covi” , ma Alceste , capo partigiano , disse “ Conosco la Mimma, non parlerà” , nessuno abbandonò i rifugi e nessuno fu catturato.
Lei fu torturata per sette giorni e sette notti , il torturatore era il famigerato capitano Renato Tartarotti comandante del nucleo speciale di polizia delle brigate nere. Fu particolarmente crudele perché non ne capiva la caparbietà nel tacere continuo , ma soprattutto non perdonava ad una donna di essere partigiana, per lui quell’eroismo era una personale sconfitta.
Una donna che tradiva gli ideali fascisti , che non rimaneva tra le mura domestiche ad allevare i figli , era solo una donnaccia e come tale doveva essere trattata.
Il 14 agosto Irma fu caricata su di un camioncino e portata al Meloncello sotto la casa dei genitori , dove comincia la salita verso il Santuario della Madonna di San Luca che lei percorreva spesso per vedere la sua Bologna dall’alto.
Fu scaraventata sul marciapiede e Tartarotti chinandosi disse “ Ma ne vale la pena ? Dicci almeno un nome e ti lasciamo entrare in casa dai tuoi genitori per farti curare”.
Irma voltò la testa verso il capitano , non lo poteva vedere perché l’avevano accecata , ma sussurrò “ i morti passano , ma i sogni restano “ . Tartarotti scosse la testa e fece cenno ad uno dei miliziani che sparò sulla ragazza qualche colpo di pistola , per ucciderla non valeva la pena sprecare troppe pallottole.
Fu lasciata sul marciapiede col suo vestito rosso a pois bianchi, che sembrava spargersi intorno in un alone vermiglio , il viso contraffatto e sanguinante era calmo e pareva accennasse ad un sorriso .
Rimase tutto il giorno davanti alla casa della sua giovinezza come esempio per ogni bolognese di come finisce un partigiano , era proibita la pietas , chi si fosse azzardato a comporla avrebbe fatto la stessa fine.
Poco meno di un anno dopo il 19 maggio del 1945 , Renato Tartarotti fu fucilato alla schiena dai partigiani nel poligono di tiro di via Agucchi.
Storia tragica e breve di una ventinovenne antifascista che con il suo eroismo riscattò la quiescenza di tanti che permisero l’avvento del fascismo.
Ora è ricordata da una lapide nello stesso punto in cui fu martirizzata “ il tuo ideale seppe vincere le torture e la morte …. Questo a monito delle generazioni future che spesso non sanno o non vogliono sapere , quanto tragico e pericoloso possa essere qualsiasi pensiero fascista.
Franco Muzzioli
Contributo di
, 23 aprile 2020 16:33.
Siamo vicini al 25 aprile, una data importante per me, anche da tanti compagni militanti e non. Ricordare questa data significativa per me ero molto piccolo non ricordo quei momenti di paura lo scroscio delle bombe il passo delle Ss sul la strada momenti terribili. In ricordo posto uno scritto che mi ha lasciato anni fa un compagno che non c’è più, lo scrivo con tanto onore e dico w il 25 Aprile W l’Italia libera W la brigata Garibaldi. 25 Aprile. Ricorda o cittadino questa data e spiegala ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli. Racconta loro come un popolo in rivolta si liberasse dell’oppressore e narra loro, le mille e mille gesta di quei prodi, che sui monti, nei borghi, e in ogni luogo sbarrarono il passo all’invasore. Nè ti scordar di raccontare cos’è stato il fascismo e il nazismo, e la guerra ricorda le rovine, le stragi, la fame, e la miseria, lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri, ricordati di Buchenwald, delle camere a gas, dei forni crematori e tutto questo, piega a i tuoi figli e ai figli dei tuoi figli, non perchè l’odio e la vendetta duri am perchè sappian quale immenso benesia la libertà, e imparino ad amarla, ela conservino intatta, e la difentino sempre. in memoria dei compagni caduti Gu.
L’eterno riposo dona loro Signore la Vita Eterna, Amen
(Il Tempo si prendera’ cura della Nemesi Storica,ora in corso per il bene del popolo, dei disordini sociali esplosi in micidiali ecatombe umane, Orribili tempi di storia recente che hanno gravato cosi’ tanto l’Umanita’, facendo di essa un intero olocausto di sangue, morte, distruzione.
Una genesi sociale europea che dia conoscenza e spieghi il nascere e lo sviluppo dalle catastrofiche abberrazioni filosofiche di cognizione mentale e sociopoliche del 20 secolo. Secolo che ha visto, accettato l’utopia di certe ideologie totalitarie, prendere il sopravvento sulla Legge maorale, etica e naturale e diritto alla Liberta’ dimostrandoci ci, nel modo piu’ crudele e barbaro le conseguenze delle Forze Male a cui si e’ lascata sedurre la Mente Umana.) Cordiali saluti Paul
W il 25 aprile. Vorrei stigmatizzare il maggiore Lasaponara assessore al Comune di Forlì della Lega ,che ieri ha sollecitato il raduno degli ex partigiani (soprattutto se anziani) per vederne una bella ecatombe da coronavirus. Auguro al maggiore di fare due anni e mezzo in un lagher nazista ,come fece mio padre (anche lui maggiore). Mi dispiace soprattutto che disonori l’Esercito Italiano , si vergogni !
Come Franco dico: Viva il 25 aprile. Ma che sia messaggero di pace e di unione fra tutti noi. Con questo spirito mi iscrissi ai nuovi partigiani del quartiere di San Lorenzo a Roma. E si vergogni chi fomenta odio e rancori fra gli italiani. Viva il 25 aprile. Viva l’Italia.
Complimenti a Francesca, per il suo post, presentando la Biografia di IRMA BANDIERA.Martire , Partigiana Italiana, Medaglia d’oro al valor Militare, La parola martire fa capire cosa avra’ passata nel 1944 per 7 giorni e 7 notti di torture, una grande Biografia da leggere per non dimenticare mai.grazie francy un caro saluto! Ci stiamo avvicinando a un grande ricordo, Viva il 25 Aprile.Viva l’Italia.
Grazie Giannina ma il pezzo è stato scritto da Franco Muzzioli al quale vanno anche i miei complimenti.
Franco scusa era un tuo post, Credi l’ho’ fatto involontariamente,Complimenti franco,e grazie infiniti anche a te, di cuore.buon riposino a voi.
E’ terribile la sofferenza inferta a questa donna, purtroppo non sarà l’unica partigiana a perire sotto le torture fasciste o naziste. Tante furono arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti, altre giustiziate o uccise in combattimento. E mi fermo qua.
Buon 25 Aprile a tutti!
Nemici di ieri, nemici di oggi, la vita è una guerra senza fine e ogni giorno dobbiamo combattere la nostra battaglia. Ogni battaglia ha i suoi martiri, martiri di ieri, martiri di oggi ma la vita continua. Ricordare i martiri è un insegnamento per la vita e per i giovani, Grazie Framco.
Caro Giuseppe proprio perchè le guerre sono senza fine dato che lasciano strasichi nei ricordi e odi chi si protraggono per generazioni , che devono essere evitate ed evitati tutti quei CAPI che le guerre le promuovono e chi ha seguito con incosciente immaturità l’indicazione di quei CAPI (anche se sono stati i nostri padri )si è preso sulle spalle anche il giudizio dei posteri . Ecco perchè è importante , molto importante, festeggiare ancora il 25 aprile.