Una giovane donna assorta, veste un abito di raso celeste e non si cura che le sia scivolato dalla spalla sinistra. I capelli ricadono sciolti ai lati del viso, i fiori recisi appassiscono nel vaso lasciando cadere i petali a terra. L’artista rappresenta così l’allegoria della Malinconia dando una forma concreta ad uno stato d’animo e l’occasione poi per sfoggiare la sua abilità pittorica moltiplicando le varietà dei fiori e le pieghe dell’abito in mille riflessi di luci.
(Foto di Francesca)
Contributo di
, 14 gennaio 2019 22:04.
La malinconia non è tristezza, è una disposizione dell’anima tesa all’approfondimento sentimentale, è una fortuna averla ed applicarla nei rapporti umani, è amore vero.
Il Grande romantico della pittura milanese dell’800. Quadro bellissimo perchè intimista, Hayez ne ha fatto almeno due versioni , quella da te proposta , appunto “malinconia”,che vede una faciulla seria , quasi scontrosamente accigliata , con le mani tra le mani , quindi in un atteggiamento non succube . Mentre nell’altro quadro famoso “pensiero malinconico” la stessa ragazza ha le mani sconsolatamente lungo i fianchi ed il viso decisamente più contrito. Due aspetti della malinconia , o forse due sequenze di una situazione prima ombrosamente consapevole , la seconda , disperatamente angosciata.