Le ossa spezzate
tra schegge impazzite
nelle polveri d’odio
dei mercanti di morte.
Ardono le pire
per sadiche credenze di potere
e tutto si tiene
nelle voci degli dei
per i quali si uccide , lungo
le strade del tempo e della storia.
Martiri donne , vite inermi
gettate di infanzie stupite.
Bocche spalancate nel grido
ultimo di vita
fischia il proiettile e via
altro fiore reciso.
Ma capirà l’uomo la natura di pace?
Proverà orrore nell’inutile fine ?
Soffro tutte le sofferenze del mondo.
Piango tutte le lacrime delle madri.
Urlo tutto il disprezzo dei padri .
Ma sarà sempre poco
nell’ignavia del giorno dopo giorno
e rimarrò con il pugno chiuso
nella speranza di un nuovo Messia.
Contributo di
, 12 giugno 2018 15:22.
Alzo la voce: 👨Per chi usa la “violenza – guerra”, dove c’è sofferenza per raggiungere scopi personali, per il bene degli altri, prima il suo bene, per chi soffre per rivendicare i propri diritti di ingiustizie, chi è solo dimenticato da tutti, chi viene da lontano per ricominciare una nuova vita, ci vuole la pace ovunque nel mondo.Gu⚜
Un argomento toccante , per il quale tutti si pongono degli interrogativi, che trovano nel potere e la sopraffazione dei deboli e degli oppressi, la sua risposta. Ormai il mondo non ce la fa piu’, ma gli uomini restano tali nelle piu’ aberranti forme di egoismo , attraverso la violenza, la prevaricazione e le ingiustizie. Questa prosa ,nella sua forma espressiva ne fa un grido di rabbia, dolore e forse speranza..
Questo e un orgomento,toccante per chi usa “la violenza-guerra” quando c’è sofferenza, per raggiungere scopi personali,per chi deve soffrire per rivendicare la sua ingiustizia,Purtroppo per chi viena da lontano per volere ricominciare una nuova vita, ci vuole la pace in tutto il mondo.serve un grido di rabbia ,e forse molta speranza.Un saluto.