Amami Firenze senza vergogna.
Amami Firenze anche se taci,
ma parli in amore.
Amami Firenze anche se sbaglio,
correggi i miei sbagli.
Amami Firenze,
nelle radici dell’amore che vive in te.
Amami Firenze nel bene del mondo.
Gugli
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 30 ottobre 2017 at 22:30, nella categoria: gugli11.fi. Lascia un tuo commento qui
Come l’andar sulla vetta
ritrovi un sentiero
ancora in dolce salita
il passo si attarda
poi lento riprendi il cammino
per altro vicino orizzonte.
Non sai quando termina il monte
e preso da lena e speranza
VAI
perché sol quello è il cammino
tra docili erbe e profumo di fiori
in fondo non sai se dopo
un altro novello sentiero
si inerpica in prossima cima
o arrivi alla roccia finale.
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 27 ottobre 2017 at 18:02, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui
Tutto cambia trasformandosi ,
un singolo oggetto nuovo non sarà
la seconda volta uguale
si trasforma in usato.
Attraversando un fiume
lo stesso fiume non sarà mai uguale
trasformandosi continuamente.
Tutto scorre in una bella serata,
tacco 12 passeggiata lunga,
al ritorno tacco 8.
Ogni cosa all’apparenza
subisce mutamento.
Niente senza mutamento
potrebbe esistere.
22/10 2017
Autore Miki (P.S. – L’immagine a margine della mia poesia è Francesca, le sue gambe, il suo tacco 12)
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 25 ottobre 2017 at 14:35, nella categoria: miki. Lascia un tuo commento qui
Passano lente le ore
in quella notte settembrina.
Un sottofondo di musica lieve.
Si parlava di noi uniti nel mondo.
E passano lente le ore,
siamo sospesi in lampi di vita,
di promesse mancate,
la tua voce sussurra piano,
dimmi di si…
e passano lente le ore…
Gugli
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 22 ottobre 2017 at 10:07, nella categoria: gugli11.fi. Lascia un tuo commento qui
Di buon’ora pensai a te ,
E per entrare dentro quei pensieri tuoi
Salii su di un albero a raccoglier mandorle.
Un vento si scagliò e un ramo staccò,
non avevo liane e cime
così provai anche a volare,
ricordai presto
che non ero un gabbiano
e caddi sul selciato.
Buio e un po’ di stelle vidi
mentre una voce esile
chiamava me .
Aprii gli occhi e vidi te
che raccogliesti le mandorle
e pure me …!!
Questa poesia è stata scritta da francesca, il 19 ottobre 2017 at 21:19, nella categoria: miki. Lascia un tuo commento qui