Respiro azzurro
oltre il passo affrettato
poi viene sera
e non trovi che qualche stella
nello sfavillio di mille led .
Conto i solchi che sui pori
scandiscono il tic tac delle stagioni
ora sembra primavera
domani vedremo quale sarà la veste.
Contributo di
, 9 giugno 2017 11:54.
E il domani è già qua, Franco. Or sembra Estate e il respiro, da azzurro, si fa giallo inebriante! E io, che sono un animale estivo, ne colgo tutta l’essenza.
Ah dimenticavo, bellissima la tua ode!
Franco, quelle poche stelle sparse e quasi nascoste in un cielo cittadino,lasciano un filo di tristezza nel cuore del lettore,ma domani aspettiamo e vedremo l’avvicendarsi delle stagioni e ci rincuoreremo!Molto bella!
Sembra un sognare stanca, una percezione indelebile di un peniero lento che ti accompagna in un lasciarsi andare di fronte al tempo che passa, ove anche le nuove stagioni assumono un significato da interpretare nella loro futura veste. Come sempre Franco ci stupisci per la delicatezza delle tue poesie.
Cari Francesca ,Edis, Luigi è l’età che forse porta ad un “sognare stanco”, lento , ponderato, introspettivo. Vi ringrazio.