Casa per ragnatele e polvere
sulle mani il muschio leggero
un mondo di clessidre e orologi
tic tac …tic tac… metronomo
che nulla importa alle rughe annose.
Voglio diventare vecchissimo
con gli occhi lucidi e acquosi
con la mente libera che spazia
tra i rami di antiche querce
nelle fitte righe di un libro
e ascoltare il vento del mondo
che va oltre il quotidiano sentire.
Tramonto lungo tra leggere nebbie
tra monti morbidi e azzurri
aperti sulla vita di mille stagioni.
Contributo di
, 18 ottobre 2016 08:59.
Tu scrivi, Franco, con l’intenzione di dare vita a qualcosa di duraturo nel tempo. Questa poesia è carica di aspettative e positività, al di là di ciò che può essere la consapevolezza del tempo che passa, o che è passato. Perchè la fragilità della vita di tutti i giorni può essere superata solo dal valore che si dà all’attimo in cui si vive.
Molto bella, complimenti!
Non è bella e non certo da complimenti , è solo la voglia arrabbiata di uno che copie 79 anni ,che sta fisicamente bene che non si sente adosso tutta questa roba , che quando lo dice la gente si meraviglia….ma ca… ci sono !
E io invece ribatto con i complimenti ma soprattutto ti formulo i miei più sinceri e affettuosi auguri di Buon Compleanno!
E’ vero Franco, questa poesia non e’ bella, e’ qualcosa di piu’ : Attraverso la dolcezza dei suoi versi traspare la consapevolezza e l’accettazione dei passaggi della propria vita nell’andare inesorabile del tempo. Quel tempo che non fa paura , che non segna il declino come parte finale della propria vita, ma ne esalta la sua bellezza secondo il codice dell’amore eterno e di tutto cio’ che e’ ancora vita.
E’ vero Franco, questa poesia non e’ bella, e’ qualcosa di piu’ : Attraverso la dolcezza dei suoi versi traspare la consapevolezza e l’accettazione dei passaggi della propria vita nell’andare inesorabile del tempo. Quel tempo che non fa paura , che non segna il declino come parte finale della propria vita, ma ne esalta la sua bellezza secondo il codice dell’amore eterno e di tutto cio’ che e’ ancora vita.