IL VENTO DELL’OBLIO
Zeffiro, venticel gentile,
aura impalpabile,
che delicatamente accarezzi
le bianche gote di colei
che mi ha preso l’anima,
ritorna, ritorna a me
sollecito e discreto.
Invadi le mie nari aride.
Inebriami del suo profumo
e lasciami cullar da dolci
effluvi, che affondino
dolcemente l’esser mio
nell’incantesimo dell’oblìo.
3 giugno 2015
Rodolfo Danese
Contributo di
, 5 settembre 2015 11:31.
Rodolfo, questa poesia e stupenda! scrivi e lasciaci almeno sognare ciao.