Scorge la solitudine
lampi di luce tra le foglie
nella leggera brezza
di ignavi rami verdi .
Il pensiero si attarda nel tedio
di metodiche calme.
Il silenzio , quello sì
è riposo di parole libere
di racconti sempre uguali.
Perdersi nel tepore
della lieve calura estiva
per far scorrer la sabbia
nella clessidra di sempre.
La logica di vissuti identici
si spezza in paure ancestrali.
Immobile, assisto stupito
allo scatto di un “fermo immagine”.
Contributo di
, 18 agosto 2015 11:48.
Un “fermo immagine” che fa riflettere. Ogni giorno che inizia a trascorrere crea, dentro e fuori di noi, un mutevole e inconsulto turbinìo di consuetudini, a volte difficili da accettare. Sono le strane “abitudini” dell’ignoto che ci aspetta.
Le mie lodi sono per te, Franco. Bellissima composizione.