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Ricordati di me,
quando ti sentirai sola,
quando nessuna mano,
stringerà la tua.
Ricordati di me,
quando nella notte,
una lacrima amara,
scivolerà sul tuo volto.
Ricordati di me,
se in fondo a te,
troverai ancora,
spazio per l’amore.
Questa poesia è stata scritta da francesca , il 30 marzo 2015 at 17:06 , nella categoria: antonino8.pa . Lascia un tuo commento qui
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Donne intorno a me,
donne amiche,
donne che mi aiutano,
che lavorano;
donne che mi hanno capito,
che mi hanno notato,
a volte aiutato;
donne che mi hanno odiato,
esecrato,
abbandonato;
mondo di donne,
a volte da amare,
a volte da perdere.
Questa poesia è stata scritta da francesca , il 27 marzo 2015 at 17:43 , nella categoria: stefano medel . Lascia un tuo commento qui
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Primo turgido verde
esce una timida gemma
tra i rinsecchiti rami
nel saltellare del merlo
che guardingo si fa
pei lenti svolazzi
d’insetti precoci.
Il sole allunga
il normale cammino
e s’attarda sul fiore
del nascente pruno
della gialla forsizia
dell’allegro ciliegio.
E’ arrivata discreta
tra brumette serali
nello scorrer più lesto
delle vitali linfe .
Sei ancor primavera
per chi ha anni contati
un novello traguardo
di tepori e di vita.
Questa poesia è stata scritta da francesca , il 24 marzo 2015 at 22:04 , nella categoria: francomuzzioli . Lascia un tuo commento qui
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Tu ed io,
così piccoli,
persi nell’universo intorno.
così grandi,
nell’amore che ci circonda,
l’un per l’altra,
in questo segmento,
della nostra vita.
Tu ed io,
incontro a lacrime e sorrisi,
un tenero sguardo,
per cacciare via i fantasmi,
un dolce sorriso,
per dimenticare il dolore,
un lungo bacio,
per ritrovarsi uniti.
Questa poesia è stata scritta da francesca , il 20 marzo 2015 at 19:00 , nella categoria: antonino8.pa . Lascia un tuo commento qui
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Un mattino come tanti.
Gli passo accanto ed entro subito nei suoi pensieri.
lui scrive e pensa, seduto su una panchina di
periferia.Parte della sua anima si dissolve e si mescola con i
colori dell’infinito..E lui scrive e pensa, ma non immagino
cosa pensa.
La sua tristezza ora e’ anche la mia, la sua
malinconia mi assale..Forse gli anni che ha trascorso da solo pensando soltanto a lei.
Vorrebbe che gli donasse almeno un piccolo pensiero,
ora che non sa se potra’ rivederla piu’..
L’ha lasciata tanto tempo fa, nel suo lettino di sogni
avvolta nel suo bianco candore.
Ora lui piange e scrive; la sua casa e’ questa strada
ed il suo salotto e’ una panchina illuminata dalle stelle.
Io vorrei domandargli se soffre o se e’felice cosi’,ma lui
non puo’ vedermi e non puo’ ascoltarmi.
E lui scrive, scrive per la sua liberta’ che difende, per questa sua malinconia colma di rimpianti
Qualcuno come me ancora lo osserva
mentre scrive fiumi di parole, che sembrano
note di una sinfonia, su una manciata
di fogli spazzati dal vento.
Ora il suono acuto di una moneta
lo risveglia per un istante dai suoi pensieri.
ma lui scrive, ancora scrive questa sua lunga lettera
che raccoglie tutto il suo dolore e sa che non arrivera’ mai
a lei , ma potra’ solo rimanere nel suo grande cuore..
Questa poesia è stata scritta da francesca , il 16 marzo 2015 at 15:07 , nella categoria: luigi4lc7.lc . Lascia un tuo commento qui