prenderti per mano
per veder risvegliare la tua grazia.
Forse perche’ percepivo la tua tristezza
nella mia malinconia ,e la mia felicita’
nella tua allegria…Mi e’ bastato
accarezzarti il viso per ritrovare i nostri freddi inverni
e le aurore dei nostri risvegli..Mi e’ bastato lasciarti
la mano per perderti ancora e, del chiarore del nuovo
giorno ,mi ritrovo solo il tuo sorriso che non potro’ mai piu’ dimenticare…. ………
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TRAPASSO
Intravedo di là l’irriflesso
senz’ombre e senza paura
bianche trine
di pelle impalpabile.
Non più ostacoli
oltre un velo d’ombra
luminoso
suoni bianchi
e folate di nebbia
sensibile al tatto
evanescente.
Sto di qua
ma con una mano tepidamente
foro la parete dello spazio.
Ora posso andare,
posso venire,
posso essere,
posso non essere.
Non godo più nel tempo,
fluttuo senza gravità.
L’altra mano
si aggrappa sensualmente
e tocca le fibre della vita.
Torno a non essere più
Respiro a tratti
Addio
Eccomi
9 giugno 2013
Questa poesia è stata scritta da Luciano Disconzi. Lascia un tuo commento qui