Riposa silente e serena
la testa sul lino leggero
tra sogni che danno ristoro
da un giorno di mesti pensieri.
L’età t’avvilisce o leggiadra
gli acciacchi s’arricciano addosso
nel grigio di piogge leggere.
E schiuman profumi ed odori
di cibi pensati e voluti ,
è questa una vita vegliarda
che conta i fitti granelli
di quotidiane clessidre.
Ma colgo un sorriso velato
nel sonno , un dolce pensiero
e appoggio qual zefiro
il mio al tuo capo.
Contributo di
, 13 febbraio 2014 19:46.
molto intensa, volta alla narrazione di un sentimento composto, supportato da un’abitudine rinnovata ,non ancora schiava di giorni visti sempre uguali dai propri occhi..un sentimnto, complice del proprio intimo amore con quello che la osserva dal profondo della sua vita vissuta. Bella nella sua svariata interpretazione…