GIORNO QUALUNQUE
La notte si dipana
 sulle spalle dei sogni
 penetra negli anfratti
 distratti
 segue bisogni
 fatui di lana
 fruscìo
 di frulli innocui
Scollina
 lentamente
 striscia radente
 incontro alla mattina
 abbaglio di lame
 sospiro di vento
 vivace concerto
 nella fresca brina
Il mezzodì lesto
 drago
 molesto
 si attorciglia vago
 tra i tentacoli
 amari sanguinanti
 di vani spettacoli
 deliranti
Ecco è sera
 sparisce primavera
 ombre e colonne
 precipita insonne
 pesantemente
 insolente
 a sbeffeggiar la mente
 per il niente.
Contributo di , 10 settembre 2013 01:06.


Molto molto bene caro Luciano, questa è poesia!
Moderna ,dissacrante, ironica, vera ,con il ritmo giusto .
Scusa ,dimenticavo, donaci ancora tue composizioni …fanno crescere il blog.