Strada notturna,
popolata da ombre e sagome,
contorni indefiniti,
i lati della strada che si perdono nel buio,
intorno la campagna,
cartelli bianchi come spettri,
segnali stradali solitari e
spauriti;
la linea mezzana della strada,
mille vie,
sentieri,
tragitti;
un semaforo,
sembra un ciclope,
manda luce gialla;
la notte giovane,
inizia adesso.
Autore: Stefano Medel
Contributo di
, 24 novembre 2012 11:06.
Tutto come la nostra vita, senza contorni definiti. Da vivere giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto. Senza copioni scritti, senza vie pre-definite. Mille strade, una sola da poter scegliere…..quale sarĂ quella giusta? E la notte..? A volte inizia quando cala il sole e non finisce mai…. Vivere per far rinascere il sole, oppure……?
La tua poesia, Stefano, mi ha proiettato luci ed ombre. Era nel tuo intento o io non ho capito niente? Bella, in ogni caso.
In questa poesia, che mi ha colpito molto,vedo l’antitesi tra la geometria fredda e cruda della notte e dall’altra parte la vita giovane che inizia e che trasforma quei freddi elementi, in bagliori di luce che l’accompagnano fino all’alba…sono i nostri pensieri che trasformano le cose, le dipingono dai coloripiu’ freddi ai colori piu’ caldi seguendo l’onda dei pensieri e dei nostri stati d’animo e dellanostra eta’….molto bella Stefano.