Occhi profondi, tristi sguardi,
bimbi cresciuti troppo in fretta,
crudeltà di un’infanzia negata.
Occhi che non hanno futuro,
non c’è tempo per giocare,
non c’è scuola dove andare,
solo il tempo per imparare,
la crudeltà dell’odio,
armi per giocattoli,
la truce arte della morte.
Occhi pieni di dolore,
per un amore mai trovato,
occhi spenti dalla fame,
consumati dalla malattia,
occhi ne nessuno vuol vedere.
Occhi che non rideranno mai,
occhi di angeli caduti dal cielo,
in questo inferno chiamato terra.
antonino8.pa
Contributo di
, 4 novembre 2012 09:39.
Il video che ho messo è forse un pò cruento, ma rispecchia in pieno il contenuto della poesia di Antonino. Una tragica realtà, purtroppo, che nessuno di noi può fingere di ignorare. Il mondo dell’infanzia violata, violentata. I motivi possono essere tanti e diversi, ma messuno giustificabile. Il riversare su di loro le proprie frustrazioni, stanchezze, delusioni, depressioni è solo un fallimento del proprio ruolo (genitoriale o istruttivo-sociale). La violenza, sia fisica che psichica, lascia una traccia indelebile nella loro psiche che li segnerà per il resto della loro vita.
Molto reale questa tua opera Antonino, scritti come il tuo dovrebbero venire esposti non solo qui, ma sui muri delle strade per dare modo al lettore di riflettere, e cercare con tutte le sue forze di unirsi ad altri per combattere questa strage.
sempre tuo compagno di parole scritte Riccardo.
Antonino sai presentarci ,sempre , casi della vita crudeli, inimmaginabili per persone normali,, con versi che coinvolgono intimamente! Occhi “ adulti”, vissuti, disperati di esseri che dovremmo tutti difendere a costo della nostra vita! Ha fatto bene Franci ad abbinare questo video terribile, che dimostra come ,anche nelle famiglie più vicine a noi, il destino dei nostri piccini possono essere travagliati. Due “ pugni nello stomaco” oggi abbiamo provato : ottima poesia , azzeccato video! Parliamo ai nostri bimbi di queste cose , perchè riflettano e non crescano crudeli come molti adulti odierni!
Ho voluto scrivere questi versi crudi perchè credo che non bisogna dimenticare ciò che purtroppo giornalmente accade. I diritti dell’infanzia spesso negati, bambini che forse non conosceranno mai
l’amore, ma saranno condannati a vivere (si fa per dire) con la violenza e la morte come compagni.
Spero che questo mio piccolissimo contribbuto possa servire in qualche modo. Un sincero grazie lo debbo a Franci che riesce sempre a trovare i giusti filmati da abbinare alle poesie, e quello che ha messo quì ne è un esempio, ha saputo, con la sua opera, valorizzare quelle quattro parole che ho scritto.
Caro Antonino, sono io che ringrazio te. E insieme a me ci sono anche tutti gli amici di Eldy che leggono e apprezzano le tue poesie. Ti ringraziamo per le emozioni che sai trasmetterci ma anche per le “scosse” morali che, con giusto effetto, ogni tanto ci dai. Non sempre la vita scorre su binari lisci e liberi da insidie e problemi. Ed è giusto e doveroso, ogni tanto, ricordare che non basta rifugiarci nel piccolo “guscio” dove ci siamo, giustamente, costruiti il nostro benessere, ma val la pena considerare anche i problemi e le difficoltà che ci circondano. E non chiamarle “….quelle quattro parole che ho scritto…”, sono di più…molto di più. Ciao Nino.
Mi ha commosso.