La Scrittrice di Mario Salis
Lei la sera leggeva
al lume di candela
viveva nel suo mondo
sognava
Aveva bisogno
di restare da sola
lei con lei
in sua compagnia
Non amava parlare
del suo intimo pudore
non stendeva i suoi grembiuli
nelle piazze del paese
Per questo dalla gente
era considerata
una timida pazza
una donna silenziosa
Un giorno comincio’
a scrivere sui muri
i suoi sogni tutti
tutti i suoi velieri
La sua mente navigava
da Bangkok alla Grecia
la sua penna era un oceano
la sua anima svelata
La sua notte un quadrifoglio
uno scrigno come uno scoglio
a nessuno dava a vedere
ma dentro aveva la luce del sole
Carovane di pirati
facevano le feste
principesse divoravano
i pesci delle coste
Poi un bel giorno un grande uomo
fece un passo senza velo
e trovo’ li tra le nuvole
i suoi scritti il suo cielo
Lui la prese per la mano
e con lei volo’ lontano
nei teatri della vita
a scrivere la seta
Tutto il mondo l’acclamava
la voleva la cercava
nei cinema all’aperto
lei leggeva lei cantava
Era all’apice di cio’
che credeva il successo
ma ben presto lei si accorse
di tutto quello che aveva perso
Gli mancava la sua casa
la sua voglia di esser sola
e davanti a un foglio bianco
non vedeva più l’aurora
Quando il cuore non respira
la bocca resta muta
e piano piano perse anche
la voglia della vita
La trovarono imbottita
di traccie senza meta
in un letto troppo duro
senza aria senza vita
Quando il mondo ti regala
è perchè vuole rubarti
ogni attimo del tuo tempo, tutti i tuoi sogni, i tuoi diamanti
Autore: Mario Salis
è luigi4lc7lc che ci ha proposto questo testo molto bello di una composizione musicale del suo amico Mario Salis
Contributo di
, 12 giugno 2012 22:31.
Dolce, leggera, sognante ” Scrittrice” non ti hanno permesso di concludere una bella fiaba a lieto fine! Il successo ti ha coivolto e annientato ciò che avevi di più bello : i sogni e l’ispirazione poetica!!! Il racconto , bello e coinvolgente ci ricorda i bravi Cantastorie che , sulle piazze e nelle fiere , dilettavano il pubblico con storie vere o inventate, ma sempre piacevoli.
Leggere questa poesia ed ascoltarla musicata da Mario Salis è stata un’emozione che anch’io ho condiviso con te, Luigi e ti ringrazio di averla fatta pubblicare. Non ti nascondo che i miei occhi luccicavano. Contiene una disperata ricerca d’affetto che ella ha sublimato nella solitudine dell’incomunicabilità convinta che il mondo, fingendo di regalarle le avesse solo “rubato”. Rubato tempo, sogni e amore.
Grande interprete poeta-canzoniere il tuo amico Mario Salis, Luigi. Un pò De Gregori un pò Vecchioni, menestrello triste, cantastorie moderno.
E.Maria, e Franci ….ilvostro commento e’ bello e prezioso, vestito su misura di un componimento delicato e riflessivo..