H. Daumier, La carrozza di terza classe, 1856
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Nel viaggio, il treno
dondola il mio corpo,
risveglia ricordi antichi,
fatti di luci.
Nel buio assoluto
voci di un tempo…
Su treni piccoli,
con sedili di legno,
il tepore, le parole
di una mamma che ci voleva
svegli al ritorno .
Aiutandoci a scacciare
il sonno che arrivava
Inventando il gioco
di luci da contare,
è proprio bello
nel silenzio ora ricordare.
Autore:robbi
Contributo di
, 4 febbraio 2012 15:59.
Treni di un tempo che non c’è più: sedili di legno, scomodi , ma allora puliti, bambini educati e silenziosi, che osservavano lo scorrere dei paesaggi!!!!!Andare in treno era una gioia, perchè quasi inconsueta.Tu ,Robby, abbini i tuoi dolci ricordi con la tua mamma premurosa e attenta!Ora siamo in un’altra epoca con treni veloci, supercomodi, ma quanti rimpianti per allora! Forse perchè siamo invecchiati??’
Robby come suonano di verita’ le tue parole ,che bei ricordi e come dice Edis sara’ x l’eta’ ,ma fanno bene al cuore questi ricordi brava e grazie
robby me viè il magone, dolcissime memorie ciao
Roby dolci ricordi per una dolce poetessa, se abbiamo l’occasione di incontrarci dalle mie parti ti faccio fare un giro su un treno di quelli che tu hai citato nella tua poesia, non potro darti l’affetto della tua mamma, ma tanta tanta amicizia si.
ricard le nord ahahah far west ahhah ciao il gambadelegn no di topolin ahaha ciao
Lieta hanno ripristinato la vecchia ferrovia della Val Morea, da Malnate a Mendrisio ancora con le vecchie carrozze e il gamba de legn a vapore
grazie amici delle vostre belle parole,ricc spero ci sia occasione di poter salire sul quel trenino restaurato
Sulla schiena la scritta “Io sono un sopravvissuto” era stata cancellata e rimpiazzata dalle parole