L’Amor Sacro e l’Amor Profano, 1514, Capolavoro di Tiziano
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Amore,
attrazione,
bisogno,
che nome ha
questo legame.
Dipendenza,
forse.
Come droga nel sangue,
hai preso possesso,
della mente,
del corpo,
acceso il fuoco
dei sensi.
Smarrito,
nell’oceano del desiderio,
trascorro vuote ore,
perdendomi tra vacui sogni,
che non sanno dare sollievo.
Attesa estenuante,
che separa da te,
dall’abbraccio di un corpo,
che sa dare amore,
un corpo nel quale,
ancora una volta,
sarà dolce morire.
Momenti di desiderio,
ardente passione,
quando la mia vita,
infine,
diventa la tua vita.
Autore:Antonino8.pa
Contributo di
, 4 dicembre 2011 06:24.
Antonino ,bravo come sempre ,sentimenti struggenti ,,molto bella ciao
Versi ” caldi “, sconvolgenti di un amore sensuale completo e umano!Bella!
La dolcezza palpabile sono nel tuo animo ANTONINO.
Ti considero un Maestro da sempre.
ciao AMICO MIO; UN ABBRACCIO
Sono versi dolcissimi e sinceri,versi che arrivano profondamente al cuore ,parole che solo un vero nnamorato può dire alla sua donna ,bravo come sempre Nino
Segue…..dopo averlo vissuto l’incontro tanto desiderato, ed essersi chiesto e domani? ecco che il ricordo è feroce, dilaniante,e si agonizza nell’attesa di un altro incontro che confermi la realizzazione dell’amore che da sogno diventi realtà. complimenti, antonino vero poeta!