Mozart- lacrimosa
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Ho perso tutte le battaglie della vita.
Non mi resta che piangere
Sulle curve spalle del giorno
o ridere nel velo turchino del cielo
e affondare il viso nella ruga dell’arcobaleno.
Ho scelto di ridere delle mie ferite
del mio nudo amore a me prezioso,
e ho scelto te, fiore della vita, edera tenace,
abbandonata su questo muro sbrecciato
crivellato dal buio e dal silenzio,
sulla cui cima un istrice ristagna
con denti aguzzi e d’affilate unghie
che mani ingorde hanno posto a sentinella.
Oltre quel muro ombroso ride pure il sole
quando esce a calzare il giorno e fa le fusa
sul mio corpo alzato a celebrare
il Divino Mistero della vita
Autore:Calcio2.ce
Contributo di
, 8 novembre 2011 20:36.
calcio ti scopro poeta. è bella questa poesia,tutte queste senzazioni sono proprio il mistero della vita:quanto ci vuole per reagire alle difficoltà ridere piangere. bravo!