Un pensiero per chi oggi
più non tornerà dai suoi cari,
rapito dalla belva umana,
per chi, preda del dolore,
inutilmente aspetterà
il suo ritorno.
Un pensiero per chi,
nel tentativo di salvarti,
ha donato sè stesso.
Per chi, malgrado tutto crede
ancora in un futuro,
da regalare ai propri figli.
Un pensiero per liberare il mondo,
da questa insulsa atroce crudeltà,
che fa dimenticare che siamo
un tutt’uno.
Autore:antonino8.PA
Contributo di
, 12 settembre 2011 05:26.
Molto tenera questa poesia in ricordo di chi hadato la sua vita per un ideale così nobile grazie Nino per avercelo ricordato
Giusto ,non dimentichiamo di essere un tutt’uno….anche qui.Hai scritto parole di rara sensibilità,spero che portino una pausa di riflessione in tutti noi.
Pensieri condivisibili nella loro umanità, ma l’ultima quartina , purtroppo , è una mera utopia:la crudeltà umana non avrà mai fine, perchè gli interessi personali sovrastano sempre la bontà.Anche noi, qualche volta ne siamo succubi!
Edis, condivido in parte quel che dici in merito all’ultima quartina,
credo che bisogna sempre tenere accesa la fiammella dell’ottimismo, non abbandonare mai la speranza che in futuro si possa cambiare.
Sarebbe la fine, per me. Un caro saluto.
ANCHE QUESTA SERA DEGLI OPERAI NON TORNERANNO A CASA SONO MORTI SUL POSTO DI LAVORO……………..
parole sensibili e forti nello stesso tempo, che ci fanno riflettere.
Confine tra vita e morte, dolore e lo stupore per andare….. dolore immenso per chi rimane ogni tanto ricordarlo ci fa amare di più le persone e la vita, garazie di avermici fatto pensare.
Nino, non voglio scrivere la poesia nella poesia, ma come ci siamo detti poc’anzi, le nostre emozioni non possono avere la pretesa di essere definite poesie ma escono direttamente dall’anima, percio’ con umiltà e in punta di piedi, entro nel tuo pensiero scritto e aggiungo il mio:
Lame di fuoco
bruciano il cielo,
si apre la terra
e inghiotte la neve
che cade d’estate.
Palazzi di vetro,
come birilli
crollano inermi
sopra il progresso.
Dolore, morte, distruzione,
non ci sono più lacrime da offrire,
né pensieri, né parole, né preghiere,
solo sogni infranti,
solo il vuoto del nulla.