ASPETTARE
Vivere e’ più’ difficile che morire..,spesso, questo si sente dire. Ma chi, come me, ha vissuto aspettando, a volte, perde il senso di ciò che sta facendo. Aspettare di diventare grande, immaginando che poi potrà agire. Aspettare l’amore, cosi poi una donna si può, finalmente, sentire. Aspettare che il tuo uomo, maturando, possa esserti accanto, come andavi sperando. Aspettare che i sogni un dì, si possano realizzare, perché ora è più impegnativo e importante il tuo fare. E. mentre. aspetti, la vita ti passa accanto, e tu non la vivi perché continui ad aspettare…e non ti accorgi quanto è più veloce di te. Tu resti indietro e, ormai, lei ti ha superato e il tuo tempo è passato. Ma improvvisamente ancora ti trovi ad aspettare, ogni giorno, ogni attimo, che il tuo tempo ancora possa arrivare. Aspetti te…il tuo sogno lontano. Aspettando la sua mano. Aspettando che, ai tuoi occhi, sia colei/ui che doveva arrivare, colei/ui che, amandoti forte è ancora qui ad aspettare un tuo cenno, un tuo si, una luce nei tuoi occhi, e che, per me, possa finalmente dire: ECCOMI, BASTA HA FINITO DI PENARE, DI SOGNARE, DI ASPETTARE… VIVI CON ME CIO’ CHE, DA TANTO TEMPO, ANDAVI A CERCARE
Autore:Boba.52
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Sogni
Sogni di un tempo passato
Sogni di un tempo remoto
Sogni dimenticati
Sogni soffocati
Sogni smarriti
Smarrirsi per sognare
Perdersi nel ricordare
Ricordare per dimenticare
Dimenticare per non soffrire.
Autore: Maurizia
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Un piccolo pensiero per un grande uomo: dal blog Poesia
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La mia mamma
La mia mamma si chiama Maria.
La sua infanzia e’ stata spensierata ed allegra.
S i e’ sposata a tarda età..
Dal matrimonio ha avuto 3 figlie femmine, per amore ha dovuto lasciare la sua città natale.
La mia mamma ha avuto un carattere chiuso e tiepido.
Io in lei cercavo più affetto e amore,non posso dire che e’ stata una mamma cattiva. per carità, ma in lei cercavo un qualcosa che ogni figlia pretende da una mamma.
La mia mamma e’ una Donna di carattere debole, ma …..da mio padre ha preteso che ci donasse un palazzo con 3 piani per noi figlie femmine,un piano ciascuno, in modo tale da averci vicino.
Mio padre uomo benestante di carattere affettuoso l’accontentò.
Dopo la morte di mio padre avvenuta dieci anni e mezzo fà , tutto cambio nelle nostre vite.
Da 3 anni a questa parte la mia mamma si e’ ammalata di Alzheimer, a questa notizia a noi sorelle ci cadde il mondo addosso.
Decidemmo ad unanimità di prendercela con noi una settimana ciascuno nelle nostre case ,per non lasciarla sola.
La mia mamma in un primo momento si rifiutò di venire da noi, non voleva lasciare la sua casa i suoi ricordi, ma nel momento in cui capì che nella sua mente qualcosa non funzionava più come prima, dovette arrendersi all’evidenza ed accettare le nostre decisioni.
Nei primi giorni in cui la mia mamma stava nelle nostre case , io la vedevo che si sentiva a disagio, lei si creava troppo complessi , si vergognava di avere bisogno di noi, lei pensava di essere un peso per noi, (ma per noi non era cosi).
I giorni passavano, e la mia mamma cominciava a capire che per noi lei era un componente importante della nostra famiglia, la facevamo sentire a suo agio, vedevamo in lei più entusiasmo di stare con noi.
Un giorno , mentre scherzavo e giocavo con i miei figli, la mia mamma mi disse: che bello vedere te con i tuoi figli giocare , sembrate fratelli e sorelle.
Io a quelle parole ritornai indietro con la memoria, ricordai la mia infanzia e le mie sofferenze , gli rinfacciai i miei ricordi dicendole: io con i miei figli ho assunto un carattere diverso dal tuo perché ho sofferto, con i miei figli sono amica, confidente ,e’ mamma, cosa che tu non hai fatto con mè.
A quel mio discorso la mia mamma si intristì, e mi disse: figlia mia, scusami per non essere stata la mamma che tu volevi, perdonami se puoi.
A quelle parole pronunziate da mia mamma, l’incantesimo si ruppe.
Io piansi, versando lacrime liberatorie, perdonai la mia mamma, la strinsi forte a me, è misi una grossa pietra al passato, e la baciai.
Purtroppo l’Alzheimer , e’ una malattia mentale degenerativa, distrugge le cellule cerebrali della memoria.
Oggi la mia mamma a distanza di 3 anni e’ diventata come una bambina, affettuosa e amorevole con tutti, parla della sua vita passata come se fosse il presente, mentre il presente non lo ricorda quasi più , la mattina quando la faccio alzare dal letto gli do il bacino del buon giorno ,e’ mi dice grazie,la sera quando la metto a letto e gli dico che Dio ti benedica e ti protegga , lei mi risponde e’ mi dice: anche a te figlia mia, ed io mi sento felice della sua benedizione.
Ringrazio il mio Dio per avermi dato la mamma che ho sempre avuto.
Nella vita nessuno e’ perfetto, perché la perfezione assoluta non esiste.
Grazie mamma di esistere.
Autore: Dolcegattina.cl
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( x te amica mia )
Cara amica, il lungo percorso della tua malattia, mi ha fatto apprezzare tutti i momenti che passo con te.
Ho fatto assieme a te questo percorso, cercando di darti coraggio, ma tu il coraggio non ti è mai mancato, hai combattuto e ancora combatti senza mai far capire la tua preoccupazione. Sei un esempio x chi ti conosce e sa cosa stai passando. Io, sono orgogliosa che tu mi abbia fatto partecipe del tuo dolore, ti sono e ti sarò sempre vicina, convinta che il tuo coraggio e la tua grande forza di volontà ti aiuteranno a superare tutto questo momento difficile della tua esistenza….Forza amica mia, io ci sarò sempre x tè , ciao….
Autore:Giovanna,vc,
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