Poesie di Eldy

Filastrocca (La madre gatroppa)

Dentro una grotta c’era
la madre gatroppa , che
gatroppava e sgatroppava
con i suoi sette gatroppini .
Un giorno madre gatroppa
disse ai suoi gatroppini …!!
Quando sarete grandi
gatrupperete e sgatrupperete
come gatruppa e sgatruppa
oggi madre gatroppa .
Risposero i piccoli gatroppini..!!
Cara madre gatroppa
noi gatroppiamo e sgatroppiamo già
come gatroppi e sgatroppi tu
madre gatroppa .

P.S. La ricerca di gatroppare non produce nessun risultato.
E’ una parola inventata da me. Lascio  a voi,  alla vostra fantasia
la scelta della  parola che  più si adatta….

Autore:Miki

Questa poesia è stata scritta da admin, il 15 giugno 2011 at 19:21, nella categoria: miki. Lascia un tuo commento qui



La Strada

La strada dritta
è sicura
il cielo privo di stelle
nella valle
sereno
riposa il guerriero
trafitto
da cento frecce d’argento
Autore.trastevere
Acitrezza (Ct) Gennaio 1971

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 06:29, nella categoria: trastevere. Lascia un tuo commento qui



pioggia notturna

Fuori la pioggia,
cade a rovesci,
zampillando sui ciottoli
e le mattonelle,
rumore di gocce
ritmico,
scroscio
continuo,
sinuoso,
armonico,
rilassante;
ascolti
il ribattio della pioggia,
per fortuna sei in casa,
il rumore delle stille,
distensivo,
danno un senso di calma,
mondo primitivo,
forza
primigenia della natura,
cascata d’acqua,
dove tutto scorre via,
anche i pensieri.
Autore: Stefano Medel

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 04:44, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



Insonnia

Nelle notti
insonni
volo oltre l’oscuro
dei pensieri
cercando l’infinito
Volti appannati
orizzonti deformi
s’affollano inquieti
Giorni passati
senza ricordi
volano lontano
cosa mi resta
Lunga è la notte
autore:trastevere

Questa poesia è stata scritta da admin, il 14 giugno 2011 at 10:38, nella categoria: trastevere. Lascia un tuo commento qui



forse c’è ancora speranza

Ti sei chiuso,
dentro,
non parli
più;
non frequenti,
il mondo è sempre
più lontano;
e il tuo povero
cuore,
soffre
per la solitudine,
ubriaco di malinconia,
ha bisogno d’amore,
ma tu fai finta,
ti volti e dormi;
apri il tuo cuore,
e vola,
cerca di amare,
guarda
il tramonto ramato,
apri il tuo cuore,
cerca di crederci,
di crederci;
và da lei,
và da lei.
Forse c’è ancora
Speranza,forse…

Autore: Stefano Medel

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 04:45, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



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