FINESTRA A RIGHE
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Nell’animo di chi la terra ha inghiottito
In voragine d’inferno…
In tappeto bianco-
Immenso
Lacerato
Rivoli di sangue-…
Come serpenti senza pelle
Questi corpi senza più nome.
Fuori
Fuori da me…
Vorrei colori vivi
Per ridipingere le sbarre
E luce assolata sui vetri.
Oh timido raggio di sole
Che illumini l’ombra della sera
E ancora
Che i nostri corpi
Danzino
Come fronde a vento lieve
e suon di zoccoli di cavalli
su selciati antichi
per calmare il sonno.
Autori:Simona e altri amici.
Contributo di
, 13 maggio 2011 00:27.
Grido di disperazione, urla di dolore estremo ? Questa finestra a righe è ciò che colpisce il lettore subito, perchè sottintende una situazione irreversibile. Mi coinvolge profondamente e spero non sia autobiografica. Se lo fosse però,sono sicura che ridipingerete le sbarre con un verde smeraldo , colore della speranza, danzerete tra effluvi di dolci fiori e con loro rinascerete.Come è mia abitudine , leggo sempre prima la poesia e, solo dopo cerco l’autore, per non lasciarmi influenzare dal poeta.Mi sono stupita nel leggere ” Simona “, perchè finora i suoi scritti erano dolci, delicati,pieni di speranza. La presente poesia , splendida, presenta invece un momento un po’ difficile,che coinvolge anche degli amici, cui sei affezionata. Un abbraccio Simona a te e ai tuoi amici,ciao
mi ha stupito leggere Simona in fondo alla poesia,mi e’ sembrata un urlo di dolore ,lontana da quele che onosco di lei.Comunque e’ molto bella complimenti!!!
Grazie, Maria,per i tuoi saggi consigli, sinceramente gratifica più il tuo commento che la poesia, certamente non autobiografica, ma controversa… Un grazie da parte mia, Simona e amici…