E’ lì, alla Thissenkrupp
che lavoravano
Giuseppe, Angelo,
Rosario, Bruno,
Rocco, Roberto e Antonio.
TORINO,
c.so Regina Margherita
ore 0,053
linea 5
sette, 7, dico sette esseri umani
operai che muoiono arsi vivi
per un pezzo di pane
Sono commossa nel vedere le mamme, le mogli, le sorelle, le figlie
tenersi per mano
Aspettano una sentenza che li ripaghi almeno un po’
di questo omicidio
che non le mortifichi di più.
Il fiato è sospeso, il cuore in gola.
Arriva ed è esemplare, applaudono, si abbracciano, piangono, piangono
la sofferenza, e il dolore sono incolmabili e inconsolabili.
Ma sarà una sentenza che dice che la vita di un lavoratore
non si può trasformare in profitto
e che non vincono sempre i potenti?
L’ALBERO davanti alla Thissenkrupp,
con la pioggia e con il vento è sempre fiorito.
E’ l’albero della vita,
è l’albero dell’amore che tante
confidenze ha ascoltato, è l’albero di chi non dimentica. Nicoletta
a questi fratelli dedico queste parole!
autore:nicoletta6.mi
Contributo di
, 20 aprile 2011 04:30.
nicoletta le tue scarne parole lasciano trasparire tutta la tragedia di quel mattino,iniziato come un qualunque mattino ;brava nico
Nicoletta, hai messo in versi un tema sociale bruciante, che coinvolge, emoziona.Quante vittime, sacrificate sull’altare del profitto, nel totale disprezzo del valore dell’essere umano, che attraverso il lavoro realizza ed organizza la propria esistenza..
Bisogna aspettare una sentenza per vedere sancito il principio fondamentale della giustizia che punisce coloro che calpestano il diritto prioritario della vita?
Questi eventi tragici ci dicono una sola cosa: la forsennata rincorsa ad una produttività senza sicurezza che stritola la persona, cioè il lavoratore, è una sconfitta che scardina il sogno di un benessere collettivo privo di rischi.
Poni in risalto il dolore delle famiglie idealmente strette in un abbraccio, unite anche nella speranza di tutti, che è forse un’utopia: cioè che i potenti scelgano uno sviluppo sostenibile, al servizio dell’umanità, non piegato al dio denaro. Una direzione verso cui il mondo industrializzato dovrebbe finalmente incamminarsi. Ma non accadrà, e ci saranno altre vittime…purtroppo.
Grazie Nicoletta.
HO LETTO CON INTERESSE LA TUA POESIA, MOLTO BELLA,HO COLTO IL TUO INVITO, BRAVA.