Piovono i colori dell’arcobaleno
nell’aria si liberano gli odori
dell’erba tenace delle forre.
Ed il ruscello anima una nota
che s’alza ad abbracciar nell’aria
un cinguettio di passeri e fringuelli.
In questo sciabordar mi muovo lento
e pigramente ascolto i miei pensieri
ma poi il rapimento si fa largo
e apro il cuore da uomo di città con i suoi inganni
al pianto nuovo antico e solitario
dell’ultimo abbozzo della natura.
Come un’icona esposta è nella teca
dell’ultimo museo della terra
e io come un nano in mezzo ai nani
un posto vo cercando a l’universo.
autore:Calcio2.ce
Contributo di
, 9 marzo 2011 11:08.
io mi sono fermato vai avanti tu,sono bellissime le tue poesie
Grazie! caro Leo, uno deve pur tenere alto il nome di Caserta …O no! specie in questi giorni di festeggiamenti del cento50esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
A memoria storica per chi non lo sapesse l’Unità d’Italia e’ passata per Caserta, con le battaglie di Monte Sant’Antangelo, Maddaloni e del Volturno, per finire alla consegna del Regno al Re Sabaudio a Teano localita’ Taverna Catena.
Ciao Casertano salutami anche il mio collega Lello se lo incontri