Nenti è cchiù forti di l’amuri,
quannu arrinesci a rrubariti lu cori,
cu ranni maistria ti sapi arrivutare,
fa chiddu chi voli, comu megghiu cci pari,
ti fa passari li pena di l’unfernu,
pì poi purtariti n’paradisu.
L’amuri cà ti pigghia l’animu,
ca un canusci masculu o fimmina,
ca s’addiverti a jocari ccu ttia
comu un picciriddu capricciusu,
gioia e duluri su li so rriali.
Inutile spiarici ‘u picchì,
tantu iddu fa lu surdu e un t’arrispunni.
L’amuri è amuri, chi ccì vo’ fari,
chiui l’occhi e lassati pigghiari.
Niente è più forte dell’amore,
quando riesce a rubarti il cuore,
con gran maestria ti sa raggirare,
fa ciò che vuole, come meglio gli aggrada,
attraverso le pene dell’inferno,
ti porta in paradiso.
L’amore che prende l’anima,
non conosce differenza tra uomo e donna,
si diverte a giocare con te,
come un bambino capriccioso,
regalandoti gioie e dolori.
Inutile chiedergli perchè,
tanto fà il sordo e non ti risponderà.
L’amore è amore, cosa vuoi fare,
chiudi gli occhi a lasciati andare.
PS.
Capita, ogni tanto, che la mia sicilianità
prenda il sopravvento, riportandomi con forza,
a quelle che sono le mie radici.
Ecco, allora, che mi ritrovo a scrivere
nel mio dialetto, il dialetto di quella
terra che amo così tanto.
Credo che capirete e vorrete perdonare
questa mia piccola debolezza perchè
ognuno di noi porta sempre nel cuore
l’amore per i luoghi natii.
Contributo di
, 27 marzo 2011 04:04.
ciao Antonino ,come possiamo dimenticare le nostre radici,la terra che ci ha dato la vita e che purtroppo nostro malgrado (parlo per me) abbiamo dovuto lasciare insieme ai nostri ricordi e alla nostra anima.Sai è molto bello leggere una poesia nel dialetto della propria terra che non dimenticheremo mai.A me dà un’emozione particolare e ti assicuro che se sapessi mettere giù una poesia non esiterei a scriverla in dialetto napoletano….Anche l’amore che ti fa soffrire,che quando ti prende fa quello che vuole , ma se ti abbandoni ti fa gioire,descritto in dialetto pare che sprigioni una forza immensa.Grazie Antonino
Antonino,non sai quanto mi possano piacere queste poesie in dialetto, e, poi quello che sanno esprimere meravigliosamente, amore sempre amore, sofferto e goduto.
Antonio che passione in queste belle parole d’amore, quello con l’A maniuscola sicuramente.Quanto amore per la tua Sicilia, le radici non si scordano mai..
Le mie radici sono calabresi e quindi sono riuscita a capire la tua poesia senza leggere la traduzione. Molte volte il dialetto rende di più della lingua italiana e mi hai emozionato con il tuo scritto. Bella, molto bella….grazie.
Un’altra simpatica “lezione” di dialetto siciliano. Bravo Antonino, finirà che lo imparerò..!!
Il grande tema dell’amore, cantato e vissuto , soprattutto cercato sempre perchè è un’esperienza dell’anima che coinvolge, rapisce, fa vivere in una dimensione di benessere, ma anche
di gratitudine, di condivisione e complicità! Che importa poi se constatiamo che reca anche sofferenza e conflitti?Emozionarsi è vivere ed è tutto ciò che conta davvero.
Molto bella la tua poesia perchè è coinvolgente. Grazie!