Uomini
Sono un uomo vero,
anzi, molto meglio,
sono un vero uomo.
Da sempre porto avanti,
la mia personale battaglia,
per difendere la mascolinità.
Uno uomo o è maschio o non lo è,
non ci possono essere alternative.
Immaginate un’auto che procede,
controsenso ? Quali potrebbero
essere le conseguenze ?
Non ci possono essere autostrade,
dove ognuno va nel senso che vuole,
no, non è così, è inammissibile.
Sono un vero uomo,
forse un pò arretrato,
certi termini di oggi,
non li capisco proprio.
Trans, ad esempio,
io conosco Transilvania,
transalpino, forse
vorrà dire transformato?
Se è così, mi dissocio,
a prescindere, che sono
questi transformismi ?
Adesso si usa il termine
“diverso” forse l’unico
che riesco a comprendere.
Infatti sicuramente sarà
diverso da me che amo le donne.
Senza esagerare, non occorre
proprio l’amore, basta usarle
le donne, cuoche, cameriere,
lavandaie, eventualmente,
anche per soddisfare
qualche piccolo capriccio.
E se cercano di ribellarsi
qualche calcio, pugno e
torneranno alla ragione.
Perchè così fanno i veri
uomini, ed io sono
un uomo vero.
Basta con questa
lagna di uguaglianze,
di razze, colori,
tutte ipocrisie non
adatte a chi sa di
appartenere ad una casta,
la casta degli uomini duri.
Purtroppo anche noi abbiamo
il nostro tallone d’Achille,
si sono scordati di
fornirci di cervello.
Autore:Antonino8.pa
Contributo di
, 6 febbraio 2011 04:54.
Antonino, man mano che leggevo la tua poesia,( io non leggo mai prima il nome dell’autore, ma cerco di scoprirlo), cominciavo a preoccuparmi delle mie reazioni ed ero pronta ad una reazione drastica.Gli ultimi quattro versi, però,hanno dato quella vena umoristica e salutare che meritano i ” veri uomini” di quel tipo , i ” duri ” della situazione che hanno nella testa solo sabbia!! Complimenti per l’impostazione !
Aahhahhahahah Antonino, con vigorose e decise pennellate di ironia hai dipinto il vero imbecille, il cui unico vangelo è: ” quel che gli pende lo difende”.
Uniche sue forze, la mascolinità sinonimo di forza bruta, l’assenza di intelligenza e spirito critico, nessun barlume di sensibilità, ostentazione di tratti e comportamenti anacronistici. Un essere avulso dal contesto che gli gira intorno e delle conquiste civili.
Un essere il cui cammino non ha nè autostrade, nè strade, ma solo vicoli stretti e bui a cui inesorabilmente andrà a sbattere il grugno!
Purtroppo ne esistono ancora,pochi esemplari che nessuno si sogna di tutelare e proteggere. Una specie in via d’estinzione per fortuna e, sebbene animalista, non vedo l’ora che scompaia definitivamente e con esso il dolore, il disagio, la bruttura che lo accompagnano.
Noi donne a “uomini” così diciamo: NO GRAZIE!!
Bravissimo 😉
Amen e così sia!!!! aahahaaaaah!!!!
Ciao Antonino la tua poesia è molto interessante così come i commenti precedenti.Che dire..Siamo nel 2011 e di uomini padroni non sappiamo cosa farne,di uomini muscolosi che credon di avere il predominio su tutto e su tutti ma con poco sale in zucca per fortuna si contano sulla punta delle dita e se ce n’è ancora qualcuno ,poverino bisognerebbe che si facesse rivedere il cervello perchè probabilmente avrà qualche ingranaggio che non va o qualche gossa anomalia…….
….
La prima reazione che mi è venuta ahahahah!!!!, tanto riso, ma poi sgomento perchè come tu sai ed ha espresso così così bene, uomini così sono ancora tanti ed è vergognoso che qualcuno si erga quasi ad esempio.povero domani poveri figli del domani…
Desidero ringraziare per i commenti che avete voluto scrivere, come sempre molto apprezzati.
Ho colto l’ispirazione da qualcosa letta quì e che mi ha sinceramente colpito, quindi ho voluto esporre, anche se a modo mio, la mia idea in merito a quegli “uomini” che si gratificano assumendo comportamenti inammissibili verso le donne, ma che anche avversano tutto ciò che ritengono “diverso”. Diversità che può manifestarsi nel colore, nella religione,nel linguaggio, in comportamenti caratteriali, ecc.
Di nuovo, un sentito grazie.
Antonino, la tua poesia….ci voleva!!!!!Hai sottolineato l’aspetto della prevaricazione che può assumere la connotazione di bieco maschilismo, quando un essere umano si autodefinisce “superiore” solo perchè appartiene al genere maschile, e quindi si sente autorizzato a comportamenti biechi, animaleschi nei confronti della donna, considerata mero oggetto di piacere. Dimostra però una grande insicurezza/paura, incapace come è, di dare amore attraverso il rispetto, la comprensione, la collaborazione , il dialogo costruttivo.
Un energumeno, appunto scarsamente dotato di intelligenza, di competenza affettiva:elementi questi che connoterebbero non un uomo, ma una persona potenzialmente capace di voler bene.Hai comunque colto un altro aspetto, che è quello del razzizmo, non meno attuale, nè meno importante .Ci sarà mai un tempo in cui tutti gli esseri umani, esprimeranno la propria umanità senza pregiudizi, senza aggressività (espressa anche verbalmente….). Inquinare i rapporti umani con sovrastrutture mentali dannose, pericolose, non crea equilibrio, nè benessere interiore. Dunque le persone che esprimono tale negatività sono, in fondo persone infelici.La durezza dei loro lapidari giudizi altro non è che l’espressione della loro solitudine ed infelicità esistenziale.
Bravo Antonino, ho apprezzato particolarmente questo tuo “intervento”.