Sto qui tra i glicini in amplesso
Nel verde moro del cielo dimesso.
Qui, tra le frasche e l’erba che s’invola,
ho posto il mio giaciglio nell’afrore
di questi aromi resinisi e fitti;
e il brulichio di vita che lontano scorre,
il tempo d’oro e ogni altro respiro ignoro.
Ignoro l’opera sugli infiniti suoli
gli infranti cuori di innamorati orbati,
ignoro il male che confonde il bene
e le dittature delle umani leggi.
Non custodisco negli armadi amori
né consolazioni o inni da inviare …
Bagnati dal brillio di luce i glicini
saziano il mio silenzio ma fuori irrompe,
scroscia la vita, la vita disincantata e inerte.
E seppur mi assale un palpito di gioia
un atroce sgomento mi scolora
come un pensiero, una feroce fiera,
che mi ridesta dalla mia dimora:
che questo mio riposo non più mi consola
perché la vita non bivacca al sole
ma corre e viaggia, corre e viaggia ancora.
autore:Calcio2.ce
Contributo di
, 9 febbraio 2011 06:59.
ottima poesia ed immagine appropriata, mi fa pensare ai silenzi ricchi di riflessione, e di colorita malinconia.