genoveffa e il mattacchione
Percorsi chilometri per incontrarti ,
correndo inciampai sul selciato
mi rovinai una scarpa ,
ma non m’importava continuai
il mio cammino zoppicando
arrivai da te che m’aspettavi .
Mi presentai come un
tenero mattacchione ,
un sorriso mi donasti
e genoveffa dicesti
di chiamarti .
Rimasi li per li al momento titubante,
avevo capito che eri strana
e quel tuo nome m’aspettavo.
Ti guardavo e mi guardavi,
le mie parole ascoltavi
con sorriso sulle labbra.
Su quella tua terra arrivai
dove un tempo un solco
fu tracciato,
un solco ormai svanito
come la stranezza
del tuo nome
oh…!! mia cara genoveffa .
autore: miki
Contributo di
, 20 gennaio 2011 05:29.
Che carina la tua Genoveffa, Miki….ma qual’e’ delle due?? Ahah..
Ciao, un abbraccio.
ahhh miki ke parodie lievi dei tuoi amori intensi strani po folli ce fai ridere su amori semplici magari + veri di certi declamati ciao
Immagino la scena Miky!!! Cosa c’è di più autentico del riuscire a ridere insieme? Grazieeeeeeeeeeeeee
aaha Genoveffa mi tradisci ti sei scordata del tu Sicfredo?
ti manderò nella foresta nera, e sconterai il tuo peccato!!!
Peccato però volevo ridere con te ciaoooooooooooo
poeta burlesque ciao