Amuri rranni,
ca si fidau a rrubbari lu me cori,
pigghiannulu pi la manu,
comu si fa cun picciriddu,
cunnuciennulu pi li strati di la vita.
Ciuri di stu iardinu amatu,
mi mancano i to vasate, u to caluri,
a ducizza du sonu da to vuci,
lu scruscio chi facianu li to risati.
Da quannu vulasti via cull’ ancili,
u cori miu nun trova cchiù risettu,
‘stà casa sempri cchiù rranni
e vacanti pari, e un cunnannatu
a morte ju mi sentu, accussì
passu li me jorna aspittannu
ca l’ancilu nivuru mi veni a pigghia,
mentri cummattu contru li spirda
di ‘sta amara vita.
Amore
Amore grande,
che fu capace di rubarmi il cuore,
prendendolo per mano,
come si fa con un bambino,
per condurlo per le strade della vita.
Fiore di questo amato giardino,
mi mancano i tuoi baci, il tuo calore,
il dolce suono della tua voce,
il rumore delle tue risate.
Da quando sei volata via con gli angeli,
il mio cuore non trova pace,
questa casa sembra sempre
più grande e vuota, mi sento
come un condannato a morte,
che passa i giorni aspettando
che l’angelo nero venga a prendermi,
mentre combatto contro i fantasmi
di questa amara vita.
autore:antonio8.pa
Una bellissima poesia dedicata a tutti gli Eldyani e, in modo particolare, a quanti sono lontani dalla loro amata terra e avrebbero piacere di risentire la voce delle loro origini ……………
Contributo di
, 16 gennaio 2011 12:34.
Antonino ho letto questa poesia e un brivido ha percorso tutto il mio corpo.Questa è la storia della mia vita ,una storia che anche se drammatica è intrisa di sentimenti,di sensazioni,di speranze e anche di accettazione di un destino che non è stato poi tanto clemente con me.Non riesco ad aggiungere altro ,le parole di questa poesia dicono tutto.Meravigliosa,permeata dell’unico sentimento che dà scopo alla vita:L’AMORE.Grazie
Ottima idea aver posto ” a fronte ” la traduzione in modo che chi conosce il siciliano possa leggerla in originale ; per chi invece non lo conosce possa gustare questa splendida poesia ,magari andando a confrontare ogni verso e cercare di entrare meglio nello ” spirito” del poeta. Antonio se ne scrivi altre , regalacele, ti prego!!!
Bellissima!!! L’ho letta ad alta voce, in siciliano ovviamente, e vengono i brividi, tanto è la struggenza!
Il senso di disperazione, la non rassegnazione, l’inquietudine, il dolore, l’intensità del tuo amore, la tenerezza e il tormento dei ricordi.. da parole scritte diventano MATERIA.
Ogni volta che perdiamo qualcosa d’importante, di vitale..il vuoto rimane in noi per moltissimo tempo, e così si oscura il sole, i fiori perdono profumo..il respiro, il battito,diventano inutili strumenti di tortura che ci fanno vivere mentre noi ci sentiamo “spirda” che ci aggiriamo nello spazio in cerca di pace. Ci hai trasmesso il pathos in modo quasi visibile.
Ottima idea di averla scritta in dialetto…io amo particolarmente i dialetti, hanno un’intesità espressiva ed emozionale maggiore, e come ebbi a scrivere tempo fa in un’altra pagina, i dialetti non sono lingue di serie b, né devono essere ritenute utilizzabili da una stretta cerchia di persone, o relegarlo al folklore o al ricodo. Il dialetto è un “modo di sentire” la realtà,la storia, la filosofia, le radici, l’anima di un popolo. In ognuno di esso ci trovi il suo profumo, io nel mio(siciliano) ci sento zagara,gelsomini, sale, sudore, pianto, amicizia, amore,saggezza,sole…
Come al solito, più del solito, ti dico: bravissimo Antonino!!!
Antonino, il tema dell’amore, così ricorrente nelle tue poesie, in questa tua, assume la valenza di un ricordo dolcissimo che è però intriso di amarezza perchè pone in evidenza il vuoto lasciato da una figura femminile della quale ricordi ogni effusione , il suo modo di essere.
Essa è ora un angelo tra gli angeli, ma sicuramente non è molto lontana perchè è in te.Il ricordo di lei è così vivo ancora da suscitarti emozione come se il tempo non fosse trascorso .
L’amore donato e ricevuto è un patrimonio che ci portiamo nell’anima, una ricchezza amara perchè sappiamo che non tornerà, ma ha la forza delle esperienze che ci hanno segnato e dalle quali abbiamo però imparato molto.
Una poesia malinconica, straripante di sentimenti, a tratti dolcissima.Comunque molto significativa. Complimenti, Antonino