Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non asssumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima;
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perchè sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
(S. AGOSTINO)
Dedicata a tutti coloro che piangono e ricordano…
Da parte delle nostra carissima amica Silvana1.ge
Contributo di
, 29 ottobre 2010 15:13.
A volte siamo messi a dura prova.La vita forse ci vuol far riflettere,nonostante siamo circondati da dolore e sconforto.ma su, su e avanti con un sorriso … amica qua la mano!!!!
la morte ,lascia dietro di se ricordi belli e meno belli,con sfumature ,colori di un certo tipo,che hanno distinto la nostra vita,con vissuti di una intensità forte.Io penso che un ricordo o più ricordi delle persone che abbiamo amato è sempre vivo,cioè la dolcezza ,la simpatria ,il sorriso e le gestualità di ogni incontro.Rimangono in noi come una immagine che non si sbiadisce mai ,anzi diventano sempre più vivi i colori,con essi noi viviamo quei momenti trascorsi.Sono sensazioni veramente forti pecrhè ti aiutano a crescere e a donarti con amore verso gli altri con il bene .Io ho tanti ricordi di persone a me care direttamente e indirettamente ,di questi una mi è rimasta impressa come una figura deliziosa visto la tenera età.Essa si chiamava Claudia ,morta l’anno scorso i 19 di dicembre di cancro,se ne andata in silenzio in punta di piede senza fare rumore,fino alla fine ha lottato combattuto il male perchè come affermava lei “la vita è un dono grande bisogna viverlo fino alla fine”,i suoi occhi lucidi sono rimasti pieni di luce fino alla fine dando conforto a me per farmi felice .Ecco penso che la morte abbia in se momenti che ti toccano ,ma nello stesso tempo ti fanno riflettere ,che ci sono tante Claude che hanno bisogno di noi .Grazie Silvana del tuo pensiero ciao
Grazie agli amici Gabriele e Cicco che hanno condiviso…
Cicco, la tua testimonianza, molto toccante trattandosi di una bimba che ha sofferto tanto è utile e fa pensare che la morte insegna, non strappa soltanto.
Freud ha scritto :”pensare alla possibilità della morte ogni giorno:è un buon esercizio”.
La precarietà dell’esistenza, per esempio: bisognerebbe fare pace, passare il poco tempo che abbiamo a disposizione a volerci bene, per non sentire …poi… il rimorso di dover chiedere perdono quando è troppo tardi.
Vivere non è raccogliere, possedere. Vivere è lasciare, è donare.
La piccola Claudia che hai seguito nella malattia , con la quale hai condiviso terribili sofferenze vive ancora in te attraverso il ricordo, e ti guida come un angelo in più, solo per te….. Il bene che le hai donato dunque è un patrimonio che ancora ti arricchisce e che sarai capace di ridistribuire ad altri, ne sono certa.