Vittime: Paolo Borsellino, Agostino Catalano,Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li muli, Walter Eddie Cosina.
Cari..18 anni sono passati tra commemorazioni, silenzi e “inciuci” vari.
Com’è duro e difficile trovare un qualcosa che non vuole trovarsi..e intanto il tempo passa…i possibili testimoni passano a miglior vita, l’agenda rossa, se mal conservata, potrebbe essere rosicchiata da qualche topolino.
E allora..vi ripropongo una frase di Paolo oggi più di allora attualissima:
“Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”. Paolo, faremo il possibile, affinchè sulla nostra terra soffi quello che tu chiamavi:“fresco profumo di libertà”.
Contributo di
, 19 luglio 2010 21:12.
Ogni essere umano cerca una ragione per vivere. Solo i martiri ne trovano una per morire.
Non ci resta che sperare che :_ Quel vento soffi fortissimo
“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi” (Bertolt Brecht)
i veri superiori so quelli che ti considerano alla pari nonostante la posizione maggioritaria nella società sanno trattarti col garbo giusto che gli deriva dall’essere arrivati in quella posizione prioritaria sanno coinvolgere alla ricerca dell’aria fresca della libertà ciao
Il rifiuto di ogni compromesso, la trasparenza nei comportamenti, l’onestà. Un sentiero impervio, tracciato da Loro che può divenire una strada percorribile da tutti.
Bisogna riuscire a praticare tali valori e soprattutto trasmetterli, se vogliamo costruire una società più civile e libera.
Dovremmo poter scommettere almeno sulle nuove generazioni.
La cultura della libertà, non un sogno, ma un progetto realizzabile in nome del sacrificio di questi nostri Eroi, a partire da noi.
Cara Semplice, ci sarà ancora da lottare per liberare la nostra terra dal giogo alla quale è sottoposta. Le commemorazioni lasciano il tempo che trovano, il modo migliore per ricordare coloro che sono caduti per ridare dignità alla nostra terra è quello di continuare la loro opera.
Spero che presto possa ripetersi una versione moderna dei “Vespri siciliani”.