Sarò ripetitivo…ma non m’importa . Voglio solo dirVi che:- Mi rimane difficile lasciare commenti singolarmente,scivolerei inevitabilmente nello scrivere sensazioni già dette. Ma Vi leggo con attenzione e rimango rapito dai concetti profondi. Se mi elevassi a “critico letterario”direi che, vi è stata una crescita notevole .Ma chi sono io per dire queste cose? Nessuno ! Un piccolo uomo con le tempie ormai grige che sa cogliere il Vostro esternare .La Vostra anima , il Vostro specchio , dove ognuno di noi si può guardare, ma soprattutto confrontare. So che non è facile scrivere , si corre il rischio di non essere capiti , di essere oggeto di critica , di donare aspetti prettamente personali…Ma così è la Poesia, la Prosa … Il coraggio però, di aprire il proprio scrigno e permettere a noi lettori, di frugarci dentro. E’ un grande dono che ci fate:- Vi sembra poco?- E così Vi ringrazio con affetto. Il solito Maledetto Toscano
Contributo di
, 6 giugno 2010 11:38.
Perché ti crei tanti problemi ? Essere o non essere ripetitivo non ti sminuisce affatto ,Tu sei sempre il nostro “benedetto toscano” e tale resterai,Tu ,qualunque cosa dirai sarà accettata a scatola chiusa , sappiamo benissimo che tu ,in quanto tu ,non saresti capace né di ferire né di offendere ,e che le tue parole sono dettati dal cuore ,come i tuoi magistrali scritti che con grande senso d’altruismo e di sentita amicizia proponi. Anche se, a malincuore, dobbiamo costatare che in altre stanza sono parcheggiate, mentre, la stanza “Poesia” che, in ugual misura, ti apprezza e ti ammira continua a restarne priva. Hai visto che grande evoluzione c’è stata?. Forse ,non ti sei reso conto come il racconto ha presso il sopravvento. Sicuramente, non hai ancora capito quanto ci teniamo ad avere il “benedetto toscano” più vicino. sia come autore e anche come commentatore. E non aver paura ,qua , la gente ti vuole bene e capirà perfettamente ciò che scrivi e ciò che vuoi dire. Tanta gente tutti i giorni mette alla luce,,in questa stanza, ciò che ha dentro, con umiltà e grande coraggio, perché anche tu non debba farlo? Adesso ti lascio con immenso dispiacere non prima di dirti grazie per il prossimo tuo lavoro che postero’ con immenso piacere. Ciao, Maledetto Toscano,vedi che ho scherzato e son felice di aver scelto te fra tutti gli amici. So, che sei una persona giovanile che gli piace scherzare e, che, sicuramente ,non la prenderai a male.,anzi, ti farai una bella risatina quando entrerai in questa stanza piccola ma carina Ciao,Guido a presto
Non sono molto bravo a scivere ma a leggere quello che Giulio propone coni suoi articoli, mettendo quel pizzino d’ironia mai sgradevole e con competenza mi piace molto.
Grazie a Domenico che cura questo blog con la speranza che si aprino ancora di più nuovi orizzonti nel campo della cultura.
giulio ciao bravo positivone grazie che sei in eldy grande benevole educato riciao
Caro Giulio, scrivi pure i commenti,fanno piacere a tutti, senza porti il dubbio di essere ripetitivo, io non credo tu lo saresti mai, nè, forse, potresti esserlo, perchè c’è una tale varietà di temi, e poi c’è la molteplicià del sentire, del percepire che è unico x ciascuno di noi.
Tranne eccezioni rarissime di bravura ( di qualcuno resto incantata anche se non gliel’ho mai detto), la maggior parte di noi scrive x il piacere di farlo, perchè sperimenta o scopre nuovi modi di esprimersi,
e lo si fa senza pretese nè illusioni di immaginarsi scrittori o poeti.
Non si gareggia, perchè non è un concorso nè alla fine ci sarà nessun premio.
E’ semplicemente condividere emozioni, stati d’animo, ricordi del cuore, dolori, speranze,sogni,messaggi, tristezze, riflessioni…
E’ verissimo, ci vuole coraggio a denudarsi l’anima, a permettere che altri entrino nella nostra “casa”,che si siedano alla nostra tavola, ma, se lo si fa con rispetto non può che essere piacevole e gratificante. Grazie Giulio.
Giulio,è sempre un piacere leggere i tuoi articoli!Non ti sottovalutare,le tue parole ci fanno riflettere e ci stimolano a fare un’autocritica.Vorrei avere anch ‘io il tuo coraggio per esternare il mio Io piu’ profondo.Forse chissà….
iI coraggio di fare un qualcosa non è il coraggio di fare un qualcosa ma la paura del suo risultato: paura del pericolo, paura per la nostra incolumità, della nostra dicurezza.
Paura del giudizio degli altri , paura di esporci, paura di credere di non essere come noi crediamo che gli altri ci vogliano.
Paura di mettersi a nudo.
Fossimo gli unici naufraghi su un’isola deserta non avremmo nessun problema a mettere per iscitto i nostri pensieri ( ammesso che come naufraghi avessimo a dispozione un pc ): i problemi sorgerebbero qualora qualche scocciatore nostro malgrado ci venisse a salvare.