il mobbing.
Mobbing, termine inglese entrato prepotentemente nei nostri ambienti di lavoro e di vita comuni: letteralmente mobbing significa “accerchiare” ed è stato coniato dall’etologo Lorenz per descrivere particolari comportamenti animali.
Il mobbing viene utilizzato in modo scientifico da gruppi di poche persone con lo scopo di rendere sempre più difficile la convivenza con il soggetto prescelto allo scopo si rendergli la vita sempre più difficile, demansionandolo, demotivandolo, attribuendogli colpe e responsabilità non sue, isolandolo dal contesto della vita in comune .
Naturalmente perchè il mobbing possa produrre gli effetti desiderati dagli esecutori è necessario che trovi terreno fertile: caratteri deboli, insicuri, con sensi di colpa, non sufficiente autostima che gli consenta di reagire con motivazioni molto più valide dei suoi persecutori.
Cosa può spingere un gruppo di persone a coalizzarsi contro un singolo? Quale può essere la molla scatenante che permette di prendere accordi segreti, comportamenti umilianti calcolati nei confronti della vittima designata? Indubbiamente c’è la certezza dell’impunità, la complicità d chi non sarebbe direttamente interessato ma lascia che simili comportamenti possano produrre i loro nefasti effetti . Sono necessari accordi, è necessario convincere i rIluttanti magari con calunnie, inventarsi potenziali pericoli da attribuire alla vittima designata . Ci si inventa un nemico. Un pericolo. Un sovversivo che non sa adeguarsi a quella che viene considerata e presentata come la normalità.
la vittima subito non si rende conto, non percepisce. Il meccanismo è subdolo, strisciante, si accorge piano piano di essere isolato,
si rende conto ma non capisce ancora che il collega col quale scambiava la sua amicizia ora è molto più servile nei confronti di altri.
specie di chi nel gruppo ha sempre avuto un ruolo rilevante ( sia esso il capo, il collega anziano o semplicemete quello con più carisma, capace di trascinare gli altri col suo egocentrismo)
il mobbing è perseguibile penalmente ma difficilmente dimostrabile. chi lo dovrebbe e potrebbe dimostrare sono gli stessi che lo attuano.
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“Questo comportamento è stato poi rapportato ad alcuni atteggiamenti umani atti ad indebolire psicologicamente la vittima per far si che essa si autoeliminasse dal gruppo, spesso equivalente ad un’ equipe lavorativa, ad un ufficio e a molti altri ambiti sociali. Perlopiù, tali atteggiamenti si riscontrano in ambiti lavorativi in cui il posto di lavoro è gestito dalle donne e le spiegazioni sociologiche a tale frequenza sono tra le più disparate. Sta di fatto che oggi la donna in carriera risulti essere la più agguerrita nell’ambito lavorativo, disposta spesso a salvaguardare il proprio posto di lavoro e la propria autorità ad ogni costo.”
tratto da :
http://www.servizisocialiitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=81:il-mobbing&catid=62:orientamento-professionale&Itemid=77
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Esiste anche il contrario del mobbing: una personalità forte che sappia reagire con fermezza, calma, argomenti validi e convincenti
che riesca a conquistarsi consensi col suo agire onesto e fermo determinerà un’esasperazione nei “MOBBISTI” che vedranno vanificati i loro sforzi, la loro carica di cattiveria.
Per chi desideri approffondire l’argomento è sufficiente andare in rete e digitare <MOBBING>.
Contributo di
, 17 giugno 2010 14:01.
ciao alfred penso che tu abbia dato una spiegazione giusta del termine ,è molto rilevante nella nostra società attuale,dove si evidenzia con tutta la sua profondità,e penso anche qui in eldy si possa collegare ,in certi momenti di dialogo poco chiaro,dove si evidenziano tutte le forme ,con una variazione,che l’individuo è visto come elemento associale ,perchè attorno ad esso ci costruiscono una serie di falsità e ingiurie.In effetti succede come se forse disturbato in un ogni istante ,provocando in essso uno stato di ansia ,perchè non può vedere la faccia di chi provoca la dinamica,questo fa modo di sentirsi coperto il disturbatore tanto vi è un monitor,ma dietro ad esso ci stà una persona che pensa ,fracile,emotivo ecc .Io pongo una domanda ma cosa ci guadagna a fare tanto scolpore il disturbatore nei confronti di altri?forse ha dei problemi e vuole attirare lo sgurdo verso di se ,una sorte di autocensura ecc ,oppure l’ha sempre fatto nella sua vita privata e lavorativa ,che non può fare a meno ,diciamo è un comportamento atipico di un elemento che non sa relazionare ,penso che ci sono tanti casi da poter sviluppare un confronto pacifico ciaoooo
bravo alf me piace questo tuo evidenziare comportamenti che stanno anche qua cmq ritengo che sia stupida cattiveria perseguire sta strada per nulla intelligente moderna serena se deve cerca le armi per sta tutti assieme ben non c’è nessun capo armata brancaleone anche se ha avuto divise stellette qua siamo tutti uguali persone che cercan de darsi gioie serene passandosi parole chiare vere sincere belle me fermo per ora ciao
il mobbing è diventata una piaga sociale nei posti di lavoro dove alla fin fine anche se esecrabile ha quasi sempre uno scopo, un fine: costringere un soggetto ad abbandonare quando la legalità non lo consentirebbe.
Diventa incomprensibile invece, quando viene praticato a scopo di divertimeto, per dimostrare supremazia,superiorità, l’aggressività propria forse repressa.
Quando si ha la necessità di dimostrare, forse non si certi del proprio prodotto.I prodotti migliori non hanno bisogno di pubblicità. Si fanno conoscere da soli.
e ribravo alf concordo pienamente co te ciao