FIABA
L’Amore e la Follia
Si racconta che una volta, tanto tempo fa, tutti i sentimenti, le qualità e i difetti dell’uomo si riunirono.
Dopo che la Noia aveva sbadigliato per l’ennesima volta, la Pazzia propose di andare a giocare a nascondino.
La Curiosità chiese – a nascondino? Come si fa?
E’ un gioco, spiegò la Follia, io mi copro gli occhi e incomincio a contare fino a un milione.
Voi intanto vi nascondete e quando non c’è più nessuno in giro e io ho finito di contare, il primo di voi che trovo rimane al mio posto a fare la guardia per continuare il gioco.
L’Entusiasmo ballò seguito dall’Euforia, dall’Allegria e fece tanti salti che finì per convincere il Dubbio e l’Apatia, la quale non aveva mai voglia di fare nulla.
Ma non tutti vollero partecipare…
la Verità preferì nascondersi, la Superbia disse che era un gioco molto sciocco e la Codardia preferì non rischiare.
Uno, due, tre… incominciò a contare la Follia.
La prima a nascondersi fu la Pigrizia, che si nascose dietro la prima pietra del camino.
La Fede salì in cielo e l’Invidia si nascose dietro l’ombra del Trionfo che era riuscito a salire in cima all’albero più alto.
La Generosità invece non riusciva a nascondersi, ogni posto che trovava lo lasciava ai suoi amici.
Un lago cristallino? Ideale per la Bellezza…
Un cespuglio? Perfetto per la Timidezza…
Un soffio di vento? Giusto per la libertà…
Finché la Generosità decise di nascondersi dietro a un raggio di sole.
L’Egoismo invece si prese subito il posto migliore e super-confortevole, tutto per lui.
La Bugia si nascose… veramente non si sa dove…
La Passione ed il Desiderio si nascosero nel centro di un vulcano.
La Dimenticanza… non ce lo ricordiamo!
Quando la Follia arrivò a contare fino a 999.999, l’Amore ancora non aveva trovato un luogo per nascondersi, perché erano tutti occupati.
Alla fine vide un roseto e decise di nascondersi li, fra le bellissime rose.
Un milione!!! – disse la Follia che iniziò a cercare.
La prima a farsi scoprire fu la Pigrizia.
Poi la Fede, poi la Passione e il Desiderio, che aveva sentito vibrare dentro il vulcano.
Trovò poi l’Invidia che si era nascosta dove stava il Trionfo.
Camminando, vicino al lago trovò la Bellezza, poi il Dubbio, il quale non aveva ancora deciso dove nascondersi.
Eppoi uno dopo l’altro incontrò tutti gli altri, tranne l’Amore.
La Follia iniziò a cercarlo dietro ogni albero, sotto il ruscello, in cima alla montagna… e quando fu sul punto di darsi per vinta, vide il roseto e iniziò a muovere i rami, quando all’improvviso si sentì un doloroso grido… le spine avevano ferito negli occhi l’Amore!!
La Follia non seppe cosa fare e come chiedergli scusa.
Pianse, pregò, implorò e chiese perdono
Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si giocò a nascondino…
l’Amore fu cieco e la Follia non lo lasciò mai più….
Carlotta
(dal web)
Contributo di
, 25 giugno 2010 04:13.
Una strana storia, che si rispecchia nella realtà quotidiana…l’amore è cieco.. la follia regna nei labirinti dell’umano cervello. Spesso appeso ad un filo del cuore, ho visto girovagare senza meta la speranza, cercava l’amore… ma haimè..le due non si trovarono, fato del destino .. complice la follia. Ciao Carl.. bella storia.
Neo papà……..
Così mi è giunta la notizia, attraverso un satellite,nel microfono di un telefonino.. diventerai papà . La tua voce mi è sembrata strana, commossa..euforica..mi renderai nonno sono riuscito a dirti.. solo quello, mentre sentivo il cuore riempirsi di gioia. Tua madre, mi ha sorriso, poi il telefonino era nelle sue mani..mentre io seduto fuori al balcone ho vagato con la mente indietro nel tempo..guardando un cielo stellato..alla ricerca di quella mia stella speciale, la stessa che brillava nel cielo, quando nascesti tu.. . Ero lontano, in quei giorni..la telefonata mi giunse in un anonimo centralino, era tuo nonno, mi disse sei papà per la seconda volta di un bellissimo maschietto di 3.7kg, è andato tutto bene, tutti stanno bene stai tranquillo. I fiori dissi..come faccio a mandare dei fiori da qui.. l’ho fatto io per te..mi disse. Feci il diavolo a quattro nei giorni che seguirono, non ero presente alla tua venuta al mondo, ma volevo essere io venirti a prendere e a portarti a casa insieme a tua madre . La prima volta che ti vidi, eri fra le braccia di un’infermiera..notai subito la fossetta sul tuo mento, uguale alla mia..avevo paura a prenderti fra le braccia, ero impacciato come la prima volta come un elefante in discoteca.. . Poi tutti a casa… quei giorni passarono in fretta, ti lasciai nella culla addormentato..ti salutai con un lieve bacio sulla fronte..,un treno mi aspettava, nel mio portafogli aggiunsi la tua foto.. . La vita, non è morbida con nessuno..pensieri aggrovigliati, cose da risolvere , bollette da pagare, i soldi a fine mese non bastavano mai…passava il tempo..ma quella foto era sempre li, insieme a quella di tuo fratello..ovunque andassi.. . Adesso sei un uomo, ti sei sposato, e diventerai padre..hai scelto come feci io un giorno..il tuo cammino nella vita..spesso non so dove sei..ma so che porterai anche tu una foto nel tuo portafoglio..la guarderai spesso in notti inteminabili.. capirai ancora tante altre cose..fra le tante la parola.. papà.
bellissime storie di carlotta che presa in web ce l’ha proposta grazie e 26.to la storia delle sue paternità e nonnità la vita na delizia e na croce grazie 26.to ciao