Poesie di Eldy

Il quadro

cavallettoTra indico e violetti..il pennello scorre veloce sulla tela bianca..sono qui in un grande mare verde, macchie rosse, colonie di papaveri, alberi con le nuove verdi foglie, rami che si intrecciano come lunghe braccia verso il cielo..macchiato di azzurro.. , colori stampati nella mente,laggiù lontano case sparpagliate tra il verde.., devo fermare le luci..le ombre..il sole modifica in fretta le cose.. . Un sole cocente, che accalora la pelle..seduto sullo sgabello..osservo, misuro le distanze..pennellata dopo pennellata qualcosa prende forma..dallo stereo in macchina ascolto la radio..pubblicità..canzoni.. notiziario.. un vero bollettino di guerra morti ammazzati  e feriti, nubrifragi , disastri ecologici.. attentati… . Altri due nostri figli sono saltati in aria , un boato un lampo di luce abbagliante..un attimo..e la vita finisce in pezzi..giovani vite spezzate senza chiedere, senza clamori..operavano in silenzio per la pace.. . Altre bare rientreranno con un aereo avvolte in un tricolore, la solita straziante scena di dolore, di rabbia,di padri di madri, mogli,  figli , fidanzate.. che non hanno forza…ne lacrime.., e le solite faccie ipocrite delle autorità, che parlano commentano diramano.. . Un nuovo disco ,vecchia musica, funerali solenni..e poi continueranno a blaterare..a scannarsi ,a stare attenti a non perdere quella poltrona su cui poggiano i loro grandi culi. Continuo a dipingere..piango in silenzio..non sono riuscito a fermare le luci..ci sono solo ombre , nel cielo quelle macchie d’azzurro..hanno lasciato il posto a nuvoloni carichi di pioggia, piange il cielo sulle miserie umane,sull’ipocrisia del mondo.. . E’  ora di andare,appoggio la tela a terra , chiudo il cavalletto, mi è caduto un pennello..era intriso di un rosso scarlatto, è caduto proprio sul dipinto al centro del cielo… …                                                                                                    
autore:francesco7.pv

Questa poesia è stata scritta da admin, il 19 maggio 2010 at 19:39, nella categoria: francesco7. pv:, francesco7.pv (angel.vr). Lascia un tuo commento qui



Un grazie di cuore da Francesco pv

I vostri commenti, ai miei scritti,sempre e sempre mi rallegrano il cuore, un cuore felice di donare ,anche se a grandi linee un qualcosa che tutti abbiamo provato, chi prima, chi dopo nella vita. Sono momenti vissuti che ci hanno lasciato qualcosa da ricordare, qualcosa da tenere gelosamente custodita nel cuore, emozioni dolci e amare, cose che da tempo non proviamo più.. e che col frastuono della vita quotidiana si perdono fra i meantri della mente, una realtà che spesso non accettiamo ma che è parte del nostro vivere. Grazie di cuore e con il cuore a tutti voi che leggendomi mi spronate, anche quando il cuore non ha voglia di dettare, a scrivere cose vissute.. fra una lacrima e un sorriso..tra un silenzio e una speranza… , grazie mi è doveroso diverlo, davvero col cuore e dal cuore. Un grande abbraccio e che la serenità della vita sia sempre nel vostro cuore . Ciao Francesco.

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 19:22, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Edoardo Sanguineti

La ballata delle donne ,

di Edoardo Sanguineti

martedì 18 maggio 2010

E’ MORTO EDOARDO SANGUINETI, L’ULTIMO POETA

e
“La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina”
Edoardo Sanguineti
Oggi si è spento, all’età di 79 anni, Edoardo Sanguineti. Autore teatrale, critico letterario, saggista, professore universitario, studioso di Dante, scrittore dell’avanguardia e poeta, teorico più famoso del Gruppo ’63, deputato indipendente del PCI, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di gran merito della Repubblica Italiana, membro fondatore della “Accadémie Européenne de poésie” (Lussemburgo) e membro consulente del “Poetry International” (Rotterdam).
Nato a Genova nel 1930, si fa fatica a ripercorrere le numerose attività culturali e di impegno civile che hanno riempito la sua esistenza. Si trasferisce, bambino, a Torino dove entra in contatto con un mondo culturale in fermento. Nel 1951, appena ventenne, inizia a scrivere l’opera che chiamerà “Laborintus”. E’ di questo anno la sua dichiarazione di poetica ‘I santi anarchici’,
Edis maria, vuole ricordarlo
con  questa bellissima ballata
 
Ballata delle donne
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
Autore:Edoardo Sanguineti
francesco muzzoli,
invece, ci propone:
» Siamo tutti politici (e animali)
Siamo tutti politici (e animali)
Siamo tutti politici (e animali):
premesso questo, posso dirti che
odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di
[catalogo
esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare
nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso)
ma, per semplificare,
ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
amo, così, quella grande
[politica
che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
(e poi,
lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali): 
 

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 11:32, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



UN ABISSO

volano-i-pensieri

Lo guardi ,sospiri,
lo guardi e abbassi gli occhi .
Quel languore che sentivi dentro di te
non c’è più.
Quel tuffo in fondo al cuore
Come scendessi le montagne russe
Non lo senti più.
Lo fissi.
Uno sguardo freddo vedi dinnanzi a te.
Un sorriso sforzato .
Il tuo viso che chiede perché.
Perché questo abisso
Questo abisso fra voi.
Tu lo sai
Lui lo sa.
Lo sapete,lo tacete.
Non fate niente per colmarlo
Non fa niente per ridarti il sorriso.
Lo sapete entrambi.
Non ci sono più parole.
Quel filo magico che vi legava si è spezzato.
E’ successo
Avete capito.
Capito quello che non volevate capire.

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 06:12, nella categoria: maurizia.vi. Lascia un tuo commento qui



LETTURA PER MIO FRATELLO

Compagno, io non ti conosco.

Ma so che in una terra lontana,
tu stai soffrendo attimi terribili,
attimi che nemmeno una vita felice può
cancellare dopo.
Attimi che anche io
vorrei poter provare
per sfuggire a questa momotonia,
che da anni, da secoli, da millenni
si ripete incatenando l’umanità.
io voglio reagire, compagno,
non voglio accettare passivamente tutto ciò
che mi viene detto,
voglio cambiare il mondo compagno
tu stai soffrendo
ed io sono stufa di essere codarda.
Compagno,
voglio raggiungerti. Voglio guardare
nell’azzurro dei tuoi occhi e, leggervi la stessa
paura che traspare dai miei.
voglio sussultare al fragore
di ogni colpo, allo scoppio
di ogni granata, dandoti la mano.

poesia scrittami da una amica
tanti anni fà ma ancora attuale.

1

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 06:06, nella categoria: mary49. Lascia un tuo commento qui



« Poesie Precedenti
» Poesie Successive