Penso che Domenico abbia doverosamente chiarito.
Quello che mi stupisce invece è il livore dei commenti…
Dovrebbe essere un “angolo” dedicato ai buoni sentimenti, al piacere della lettura e perchè no… accessibile anche a chi non è capace di esprimere con parole proprie quello che ha dentro e ne prende spunto dai vari blog in rete. Vogliamo impedire a chi non è “acculturato” di poter condividere le proprie emozioni?? Scrivere è una terapia, specie per le persone che non sanno esternare i sentimenti, i dolori, i tormenti e persino le gioie. Una terapia che è di notevole aiuto all’apertura.
E allora che male c’è???
Se tutti coloro che hanno scritto e scrivono qui dovessero alla fine apporre la dicitura “trovata in rete”…questo blog, salvo che per alcuni, sarebbe una pagina quasi totalmente bianca…
E allora… se si è troppo “acculturati” si viene criticati, se non lo si è, si viene tacciati di plagio addirittura!
Ma perchè non ci limitiamo semplicemente a passare pochi minuti in lettura senza dare fondo sempre a tutto questo astio ??!!!
Grazie Nembo per averci fatto conoscere un poesia così intensa, chiunque ne sia l’autore….
Questa poesia è stata scritta da carlotta.an. Lascia un tuo commento qui
Guardo in un lago, un riflesso di un volto,
l’ebbrezza del vento l’allontana,ma mai affonda.
Col mio sguardo attiro quel volto,
lo prendo lo bacio si è il tuo volto.
Un volto angelico che mi colpisce col suo sguardo magnetico,
e parlandomi mi dice; raccoglimi un fiore,
lo raccolgo in ginocchio e con le mani lo porgo!!
autore:miki
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Comodo relegare la memoria alle commemorazioni. Un ricordo a comando, una tantum per mettere a posto la coscienza.
Per me che ho avuto la fortuna di conoscerti, di lavorare al tuo fianco è difficile da accettare.
Mi passano per la mente l’espressione dei tuoi occhi, il tuo sorriso, la forza che sapevi dare a chi ti era vicino, il coraggio che infondevi a chi, come te, lottava contro tutte le avversità di questo lavoro così difficile ma al contempo così bello.
Ricordo di corse in auto, sotto la pioggia o con il sole cocente, con l’ansia stampata nei volti di chi dava tutto sè stesso nel tentativo di portare a termine una battaglia.
Grazie Giovanni per averci ridato la nostra dignità, per avere riscattato la nostra terra.
Sarai sempre con me nel quotidiano ricordo, nelle piccole cose di ogni giorno.
Grazie Giovanni.
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L’ora della cena, nella grande tenda, tutti in fila col le gamelle in mano, posate, tovagliolo..un pezzo di pane..svilano davanti agl scheff di turno, nessuno parla, divise e anfibi impolverati, visi tirati, sguardi tesi..pensieri che volano confusi.. . Il silenzio è sovrano ma strano in una mensa affollata, dove di solito si ride e si scherza, si scambiano battute.. . Nessuno parla, siamo quasi alla fine di una lunga giornata, una dura e tragica giornata..qualcuno non è rientrato alla base,e non tornerà mai più..è saltato in aria, coi sui sogni le sue speranze, i suoi amori.. . In camerata la branda è vuota, c’è qualche foto attaccata..ma nessuno guarda..fa impressione..è strano per un soldato provare queste emozione, nessuno guarda..ma pensa..rivive l’ultima battuta scambiata , rivive le cose dette.. .E’ l’ultima missione, l’ho promesso a mia moglie, fra un mese sarò padre.. . Azz ho fatto una fila kilometrica per telefonare ai miei vecchi, se non mi sentono sono in pensiero.. . Quelle frasi riecheggiano nella mente.., li senti ,sono dentro di te,pesano come un macigno..ma non osi guardare quella branda vuota, quello zaino ordinatamente appeso.. dentro hai la rabbia, la sabbia in gola di un paese che non è il tuo, ma dove hanno bisogno di te.. . Stanco ti distendi nella tua branda, occhi sbarrati nel vuoto,pensi,ti chiedi cosa ha provato in quell’istante chi non tornerà mai più.. te lo chiedi..anche se sai la risposta.. . La vita è finita, si è chiusa in un attimo, nel fragore di un boato in mezzo ad un lampo di luce abbagliante.. che ha fatto a pezzi il lince..neanche il tempo di rendesene conto.. neanche il tempo di reagire ad un cosi vile attacco..la vita si è chiusa.. coi tuoi sogni le tue speranze i tuoi amori.. Pensi e qualcosa scivola rigando il viso..hai appena telefonato ai tuoi cari, li in Italia.. gli hai detto sto bene, va tutto bene , state tranquilli.. ,non hai fatto alcun accenno al dolore che ti lacera dentro.. non hai detto che fra un paio d’ore salirai su un’altro lince..e percorrerai la stessa strada maledetta.. . Non hai detto.. che hai paura, come tutti gli esseri umani, paura di morire, lo sa solo il tuo cuore..come sa che quella è la vita che hai scelto..il tuo lavoro..portare pace anche a costo di morire.
Autore.francesco.pv
Questa poesia è stata scritta da francesco7. pv:, francesco7.pv (angel.vr). Lascia un tuo commento qui
Risollevata dalla cenere
mi sono lasciata prendere per mano
sedurre dalla sua carezza
cedere alla tentazione
mordendo la gioia
Con le sue ali
ebbra in volo
ho detto
al vento della vita
ancora sì
sì.
autore.semplice
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