Vola gabbiano
Spiaggia deserta,al tramonto di un giorno qualsiasi..nei colori rosati del cielo, gabbiani si inseguono disegnado strane traiettorie.. . Il mare, riflesso di luci strane, luccichii argentei, silenzio intorno a me,che seduto su una duna osservo punti lontani, imprecisi.. .Viaggio con la mente inseguendo antiche ombre,immagini ,parole,visi si sovrappongono. Luce di un falò, risate e una chitarra che suona..sotto una luna,piccola e bugiarda.. vista da qui. Chi eravamo noi, sogni in libertà, libri aperti sfogliati dal vento, lo stesso che accarezzava i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo sorriso. Quale fu il mio cammino..strade inesistenti, tracciate nello spazio, non lo ricordo più, troppi i passi, su strade polverose,sotto cieli diversi, in città distanti, fra il vivere e il morire, troppa gente caduta intorno a me. Senza rumori ne clamori,, stritolati in una guerra eterna..angeli in divisa, volati lontano.. . Oggi qui, è un tempo nuovo..un vecchio guerriero, seduto si riposa..guarda più in là, la dove il cielo è il mare si uniscono in un eterno abbraccio. Penso che adesso tu sei qui accanto a me, come quella sera intorno ad un falò, sotto una coperta di stelle.. . Sorrido..un gabbiano mi è venuto accanto, lascia impronte sulle sabbia, gli tendo la mano..vola via.. .Vola gabbiano.. vola in alto dove gli uomini non sanno osare.. .
Autore: francesco7.pv
Contributo di
, 19 aprile 2010 09:12.
Francesco, le parole ” un vecchio guerriero, seduto si riposa ” sono il succo del tuo scritto.Il passato così periglioso cerchi, non di dimenticarlo, ma di vederlo con uno spirito più tranquillo e leggero.Finalmente sei giunto ad un presente sereno, quieto, diciamo pure di “pace”.Il gabbiano vola finalmente libero!
Tristezza ,malinconia ma, anche tanta rassegnazione in questa ultima tua composizione. No! Caro Francesco, non vogliamo leggere queste sensazioni di rassegnazione ,anche se i tuoi occhi hanno assistito a tanti voli di gabbiani, hanno accompagnato lassù con lo sguardo triste e smarrito tante valorose anime. Certo, dopo tanto scene di vita vissuta tra sofferenze e sventure. Forse , sarebbe quasi normale, cercare quell’angolo di pace e di tranquillità, certamente, diventerebbe un sano bisogno, una quasi necessità psicofisica ,Ma noi, non vogliamo crederci, non vogliamo pensarti stanco e remissivo, noi,continuiamo ad essere presi dai tuoi racconti di vita vissuta,viaggiando con la fantasia ,partecipando emotivamente tra questi episodi cosi’ abilmente proposti Dove, ci identifichiamo in te, come unico protagonista e unico eroe di queste “bellissime storie” Bravo come sempre Francesco, non deporre le armi, continua con coraggio il tuo meraviglioso percorso ….. .
La poesia dei ricordi che ricama la tua consapevolezza, la pacatezza con cui osservi il passato, alla luce della gioiosa serenità di oggi, è la chiave di letura più appropriata x rielaborare esperienze antiche.
E’ il bagaglio del passato che costruisce il nostro presente, ma occcorre tradurlo in riccchezza che dà nuova energia per affrontare il futuro. auguri, Francesco!!