Guardo il cielo,
è grigio,
cerco una rondine,
Non ce ne sono,
è presto.
Chissa dove saranno adesso le rondini.
Chissà come è felice la mia rondine.
Certo ora vola nel sole,
lei è felice,
Sa che deve tornare da me,
sa che l’aspetto.
Torna sempre al mio balcone a primavera.
Sa che mi farà sognar di volare,
mi farà sognare di volare nelle braccia
di colei che come le rondini è volata via al primo soffio di freddo.
Ma tornerà.
Tornerà al suo nido,
Le chiederà di tornare da me.
La rondine sa che Le voglio bene.
Questa poesia è stata scritta da alfred. Lascia un tuo commento qui
Di nuovo in volo
Notte di pece senza luna nè stelle.
Solo fragore assordante di tuoni e
luce abbagliante di lampi.
Folate di vento del nord, violente e fredde,
mi schiaffeggiano come insulti,
scrosci di pioggia sferzanti sulla mia pelle simili a fruste,
cristalli di ghiaccio nelle mie vene,
squarci nel cielo e nella mia anima,
inquietanti figure appaiono in un gioco di luce e ombra.
Io farfalla impaurita, frastornata,ferita
sono in mezzo al vortice.
Piango, prego e spero che finisca subito ma,
la tempesta ha il suo tempo.
Non chiudo gli occhi, guardo in faccia il mio dolore,
quasi lo voglio, adesso è un tutt’uno con me.
E’ facile soccombere, la lotta è impari,
voler morire, sembra la sola via…
Giù, giù fino all’inferno, poi
solo buio,notte,sonno,oblìo…
Rannicchiata, stremata, stropicciata…
il nuovo giorno mi trova così.
La luce rosa della nuova alba con
i suoi raggi d’oro, come ragnatela di seta,
seducente mi abbraccia, asciuga le mie ferite,
lucida le mie piume.
Zefiri complici penetrano nel filo dei miei pensieri,
rivitalizzano le membra,portando dolcemente
aria fresca ai miei respiri,
rinata forza, energia, magici incantesimi,
scintille di creazione alle mie ali.
Mi stiracchio e una nuova linfa di vita è in me.
Vedo sbocciare le viole
sento il loro profumo, mi riprendo la vita,
sono di nuovo in volo.
Adesso non è solo speranza, è certezza….
è passata.
autore:semplice
Questa poesia è stata scritta da semplice. Lascia un tuo commento qui
Scendono inesorabili le ore della vita, come le acque del ruscello verso valle.
Lungo il suo cammino lascia sempre qualcosa di sé,
come noi lasciamo per strada le bellissime cose della nostra esistenza vissuta.
Il ruscello non sempre scorre solo, si serve di loro, sono gli affluenti che portano alla fonte acqua fresca e spumeggiante, e sono quelli che al tuo fianco e, in silenzio, dividono con te questa discesa, senza di essi ben poca cosa sarebbe possibile. Sono loro che hanno arricchito e dato tanto a te, oh mio ruscello, fino a farti straripare.
Gioisci e godi perché al tuo passaggio qualcosa di te hai regalato, gemme preziose hai distribuito. Sempre, inesorabilmente, scendi non curandoti di nulla.Non sempre calmo, ma anche impetuoso, perché a valle devi arrivare.
Perdendoti in quell’immenso mare, che tutto vuole trasportare.
Lì vai a finire, la tua corsa trascina con te tutte le brutture della tua lunga discesa, e le vai a gettare
in quelle acque profonde e misteriose, tutti i tuoi ricordi
autore :domè
Questa poesia è stata scritta da altri autori. Lascia un tuo commento qui
Le campane suonano a festa
quando la nuova stagione
si presenta.
Il suo profumo,
in quell’aria fresca si propaga.
Tutt’intorno i fiori incominciano
a germogliare e
gli uccelli si rincorrono
per un attimo d’amore .
Tutto rinasce,
tutto assume forme nuove e,
nuovi colori compaiano
come per magia,
rallegrando i nostri cuori
proiettandoci
verso questa nuova stagione che,
prorompente,
viene avanti
coinvolgendoci tutti quanti.
autore :domè
Questa poesia è stata scritta da altri autori. Lascia un tuo commento qui
Camminare vivere incontrare
arrivare soli, o in compagnia
con l’entusiasmo
scoprire cose diverse
pronti a nuove avventure,
aspettare il dolce tramonto
passeggiare mano nella mano
i passi saranno incerti
i cuori teneri puri.
autore. robbi
Questa poesia è stata scritta da robertadegliangeli. Lascia un tuo commento qui