Vorrei farti un regalo, ma non so dove sei adesso…
smatasso il filo dei miei ricordi
un sorriso un pò amaro
un brivido mi pervade
Mi ricordo….
la radio andava in sottofondo
e noi tutt’intorno alla “conca”
ci riscaldavamo di fuoco e di vita
ipnotizzati ascoltavamo come fiabe
le tue storie di guerra, di prigionìa,
d’Africa,d’India
Sento…
odore di castagne arrostite
e di biscotti alla cannella
Ti rivedo…
bello nella tua alta uniforme
di uomo dello Stato
una scelta quasi obbligata
ma sempre onorata…
il tuo sogno nel cassetto
rimaneva un altro
Mi commuovo…
al ricordo di quando scegliesti la terra
l’amavi e mi hai insegnato a farlo
conoscevi ogni vite, ogni albero
Sorrido…
e mi rivedo lì nel palmento
a piedi scalzi a pigiare grappoli
odore di mosto, vinacce e risate
o quando salivi sull’albero altissimo
con le scale legate
e giù con la corda scendevano
panieri di ciliegie
Ripenso…
a quando con mano esperta
mi insegnasti a potare la vigna
a lavorare la zolla con la vanga
o a quando assaggiavamo il primo vino
facendo scommesse sul suo grado
Non volevo limiti alla conoscenza
nè tu me ne davi
Risento…
le risate di gioia quando andavamo
per funghi, svegliavo il bosco
sulla radura aspettando l’alba
il cielo da blu notte
si tingeva di viola, di rosa
e dei nostri discorsi
quanto ci piaceva parlare a noi due
Ti ringrazio…
per tutte le cose che mi hai insegnato
la libertà, l’onestà,il rispetto,
la fatica,l’uguaglianza, la giustizia
la lotta,la pace, l’arte dei sogni,
la semplicità
Ti voglio bene…
per tutte le cose che mi hai dato
l’amore, la tenerezza, la forza,
la protezione, la fiducia,la pazienza
la condivisione, la saggezza
Ti penso…
non era facile gestirmi
erano anni di cambiamento
ma amavi sopra ogni cosa
la tua figlia ribelle e le sue idee
vorrei….
che tu fossi in qualche angolo di mondo
a coltivare viti e vita
credo…
di sentire spesso la tua carezza
e non è vento.
autore:Semplice
Contributo di
, 19 marzo 2010 19:34.
Semplice, la vita di tuo padre sovrasta i tuoi ricordi e la tua esistenza. Quest’uomo , così forte, che riesce a trasformare in fiabe i momenti tragici della sua vita ; l’agricoltore che trasmette l’amore di ogni zolla della sua terra ,sia del vigneto , sia del bosco, è un esempio supremo.Su tutto il tuo scritto ,aleggia il profumo di castagne arrosto e di biscotti alla cannella. Un po’ di rimorso ( forse ?) per aver creato , come tutti gli adolescenti , qualche incrinatura in questo affetto? Non penso : i padri capiscono, perdonano e amano. Splendida!!!!
ciao semplice sei tornata e la tua poesia è semplicemente splendida illuminante ciao
La matassa dei ricordi si sbroglia da sola quando il pensiero è rivolto a te .La mente si lascia trasportare dal cuore che ripercuote a ritroso tutto il cammino che abbiamo fatto insieme .I momenti magici che ho avuto,con l’immenso piacere di rivivere, attraverso questa bellissima composizione vengono fuori con prepotenza .Raffiguro attimi, in una frazione di secondi organizzo scene, cercando di mettere a fuoco tutto ciò che, velocemente, mi passa per la mente Ma ciò che mi ha colpito in maniera particolare è quando ho letto sulla campagna D’Africa, quei racconti di quella lunga prigionia che l’ha tenuto lontano per ben otto anni dai suoi affetti ,e quando quelle sere d”inverno seduti tutti davanti al braciere ,eravamo intenti ad ascoltare ,Ricordo con tanta nostalgia, e con immensa meraviglia come attraverso quei racconti mio padre riusciva a tenerci tutti insieme ,(per la verità un po difficile in quel periodo) Quelle parole cariche di sentimento, dette in modo semplice ci facevano stare li, con i mano quelle caldarroste che ancora fumante rompevano di tanto in tanto il suo racconto..Crescendo ,mi resi conto, dando la giusta spiegazione a tante piccole cose che allora pur osservandoli non riuscivo a capire, notai spesso e volentieri la lucentezza dei suoi occhi ,quasi avvolti in un alone di commozione, in quei momenti ,sicuramente , traspariva tutto l’affetto che aveva verso la sua famiglia e ,evidentemente , la sua corazza di uomo duro veniva scalfita dall’interno. Inutile divulgarmi oltre ,anche se la voglia e il desiderio di ripassare nella mia mente è troppo forte .Grazie ancora una volta Semplice ,grazie veramente!!!!!
Grazie a voi amici, ci sono ricordi del cuore, viaggi nella memoria che è bello rivivere e condividere. Domenico, senza saperlo abbiamo vissuto esperienze comuni: racconti d’Africa, braciere (conca) e caldarroste.
Edis cara, hai colpito nel segno:è vero, un pò di rimorso per avergli procurato qualche preoccupazione c’è. Ma questo l’ho capito da grande, molto dopo!
Come tutti i figli ad una certa età andiamo avanti come buldozer…ma il pregio grandissimo di mio padre è stato quello di capirmi,di avermi dato basi, di non ostacolare i miei voli, di lasciare che sua figlia, anche se nella realtà siciliana di molti anni fa, potesse esprimere la propria individualità e personalità.
Cara amica
Dalle tue parole appare una grande sensibilità che insinua in colui che legge un senso di entusiasmo per un rapporto descritto con elegante semplificazione, privo di retorica ma immensamente ricco di fascino e commovente ammirazione per un uomo che ti mostrava onestà e rispetto, che ancor oggi con mano amorevole sfiora la tua guancia per lasciarti una carezza.
Hai la capacità di narrare vicende della tua adolescenza con amore e passione e colori il tuo rapporto di allora in modo perfetto proprio come farebbe un grande pittore sulla tela.
Non posso che felicitarmi con te per aver avuto tu un padre che ti ha dedicato ogni attenzioni, che riversava su di te “amore e tenerezza, ed eterna protezione”, calava su di te tutto il suo affetto proprio come dai rami “altissimi scendevano quei panieri di ciliegie”.
Certamente oltre che genitore fu per te adorabile compagno sia quando accanto al fuoco del braciere raccontava la sua vita, sia quando in allegria si pigiava l’uva a piedi nudi o quando si andava nel bosco a cercare funghi.
Dopo tutto hai rafforzato in me quella certezza che rapporti di quel genere non possono prescindere da profondo, rigoroso sentimento che, se da parte tua era anche caratterizzato oltre che da grande affetto anche da devota ammirazione, da Lui hai ricevuto tutto ciò che oggi si ha bisogno per non soccombere al bisogno e agli influssi nefasti degli attuali giorni nostri.
I tuoi versi eleganti sapientemente controllati raccontano di un rapporto aristocratico, di sentimenti nobili simboli di un calore affettivo il cui ricordo non potrà mai scomparire.
Non c’è dubbio, sei molto brava.