Un rombo continuo, un trattore sputa fuoco,
ricordate la vecchia battitura del grano?
decine di persone si affannano intorno,
diversi dal covone lancian le manne,
chi sulla battitrice veloce le taglia,
chi prepara il pagliaio tondo tondo,
uomini giovani e vecchi insaccano il grano,
e forman cosi i mucchi di sacchi,
qualcuno intorno al trattore fa il pieno.
perché’ il motor non si deve fermare,
e qualcuno si sdraia dopo la fatica.
Arriva, arriva il fattore,
da lontan col suo camioncino
la meta’ del raccolto e’ sua,
lui la prende, e’ la nostra fatica
poi sorride e se ne va via.
Fra tanta gente il vino scorre tranquillo,
qualcuno intona un canto d’amore,
altri lo seguono e bevon felici,
noi ragazzi e ragazze allegri,
per noi e’ una festa,
passavamo con fiaschi e bicchieri
a dissetar quei lavoratori.
e le donne, nascoste nella grande cucina
si affannano con i pentoloni,
che fanno il giro dei casolari
perché le famiglie a quel tempo
eran povere e senza risorse.
i tegami eran grandi e capienti,
oggi basterebbero per una settimana intera
per sfamare tutta famiglia.
mezzogiorno, si ferma il lavoro,
e tutti sparsi a sedere nell’aia,
si riposano e ricevono il pranzo.
quanti animali pagan con la vita,
polli anatre oche, piccioni sono destinati
a quel pranzo felice e contento.
poi il lavor riprende di corsa
perché a sera si deve finire.
noi ragazzi corriamo per l’aia
spensierati eppur consapevoli
rincorrendo amiche e cugine
perché a quella eta tutto e’ piu bello
ed ora che e’ lontano il ricordo
resta solamente un bel ricordo.
La sera scende su tutti
ma resta un’ultima cosa da fare
dopo cena con i ritardatari
si intonano inni e canzoni
e anche a me tocca la parte
di cantare le vecchie canzoni.
autore:sorgigio
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Contributo di
, 27 febbraio 2010 05:12.
Grazie Sorgigio, una bella Cornice di un tempo che fu.Una finestra che s’apre sul passato, indimenticabile, perchè scolpito nell’anima dei ricordi.E così fatti e personaggi affiorano e… ci fanno compagnia con un animo romantico teso al recupero del bello.Hai trasportato anche questo piccolo -maledetto toscano -Grazie
Sorgigio, avevo degli amici che per la trebbiatura ci invitavano , gli adulti per aiutare , i bambini per passare una bella giornata in campagna.Quanto divertimento tutto il giorno per noi piccoli, quanta fatica per i grandi.La sera poi, come dici tu cibo abbondante , canti e chiacchiere a non finire .Che bei ricordi!!Sorgigio hai descritto in ogni particolare atmosfere ormai inconsuete e lontane.Bravo
Ormai la trebbiatura è diventata solo un rumore assordante e una nuvola di polvere che ti toglie il respiro…
ma…con una splendida giornata di sole come oggi leggendo i ricordi di antiche tradizioni invece… sembra quasi di sentirlo l’odore del grano…una bella sensazione Sorgi…grazie