Ed eccomi qui, fuori dal ristorante, tu sei andata via..meno di un minuto fa, ho ancora l’eco delle tue parole che risuonano nella testa. Adesso qui fermo sul marciapiede chiuso nel mio paltò, respiro aria fredda, vedo il mio respiro diventare fumo. Ho voglia di camminare, perdermi per le strade che da tanti anni non percorro più, è cambiata questa città, strade nuove, volti nuovi..eppure un tempo conoscevo quasi tutti..e tutti conoscevano me. Cammino e penso alle tue parole, a cosa ti sei inventata con tuo marito per venire da me, lo raccontavi quasi compiaciuta.. ti ho ascoltato in silenzio mentre osservavo ogni tuo muscolo del viso, le pieghe delle labbra..i tuoi occhi ingannatori..e mi chiedevo..che ci faccio qui, con te, una persona totalmente diversa da quella che ho conosciuto un tempo. Il tempo, quel maledetto tempo che sfreccia accanto, senza possibilità di fermarlo, il tempo quello che travolge e ci cambia dentro, il tempo con i suoi eventi, e le sue miserie umane.. . Continuo a camminare e senza rendermi conto, sono nel vicolo, sempre quasi buio come allora, quando abbracciati io e te, addossati al muro ci scambiavamo promesse, credevamo nei nostri giovani anni, a quelle promesse d’amore eterno.. . Poi la mia partenza, i tuoi silenzi, la tua laurea in legge. Io non ero riuscito a cambiare la mia vita, una vita tante volte afferrata per i capelli, mi dicesti che ero stato un pazzo a rifiutare..quel posto in ufficio, presso il tribunale..mi lasciasti così con quella tua ira assurda.. e la convinzione che fossi un perdente. Ti ho ritrovato dopo anni, per caso in un giorno di mercato..il tuo viso un po sfiorito..ma un corpo perfetto come allora, le tue labbra sensuali. quel tuo seno che sa accendere la passione.. eri davanti a me.. ,mi hai voluto incontrare..in quel ristorante , soli io e te ..lontano da occhi indiscreti.. mi hai raccontato di te, della tua vita, di tuo marito, di un amore sbiadito che forse non c’è mai stato. Hai chiesto di me, della mia vita..dei miei anni di silenzio.. se ero ritornato nella nostra città per non ripartire più.. se.. Sono solo di passaggio..domani un aereo mi porterà lontano, con te c’è solo un ricordo di un’amore, e di un dolce affetto..che riscalda il cuore..potevo scegliere un tempo..potevamo scegliere..ricordi.. Hai guardato l’orologio, si è fatto tardi..devo andare..mi hai detto mentre mi baciavi sulla guancia e mi hai passavi la mano nei capelli, è stato bello rivederti..mi ero illusa.. che.. . Abbi cura di te..e ti infilavi nella tua pelliccia da dieci milioni.. . Guardo nel cielo nero, ci sono le stelle.. nessuno ci crede più..ma io so che hanno un’anima.
autore:angel1.vr:
Contributo di
, 13 gennaio 2010 13:09.
Angel, che delusione nel tuo scritto!
Angel, ricordi di un amore lontano che già allora ti aveva tradito nei sentimenti e che anche adesso ti lascia l’amaro in bocca.Come sempre il tuo scritto è avvincente e interessante